Don Nuara: “Anche Mattarella si è calato le brache davanti ai musulmani?”

di don Antonio Nuara

MATTARELLA HA INVIATO UN MESSAGGIO AI MUSULMANI PER LA FINE DEL RAMADAN. NON MI RISULTA CHE ABBIA INVIATO UN EGUALE MESSAGGIO AI CATTOLICI NEL GIORNO DI PASQUA. SE LO STATO È LAICO, COME MAI QUESTA DISPARITÀ DI TRATTAMENTO?

Oggi, 10 aprile 2024, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «In occasione della fine del mese di Ramadan rivolgo un cordiale augurio ai concittadini e agli ospiti che professano la fede islamica in Italia. La Costituzione ci ricorda che tutte le confessioni religiose sono libere davanti alla legge, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. La libertà religiosa è uno dei fondamenti della convivenza, riconosciuta dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite. La promozione del mutuo rispetto tra fedi e culture, elemento della coesione sociale della nostra comunità, sollecita l’esercizio di una responsabilità condivisa per il bene comune. Quest’anno il Ramadan è tristemente coinciso con un periodo denso di preoccupazioni per le sofferenze e i lutti che affliggono civili innocenti in diverse parti del mondo, compreso il Medio Oriente. Il messaggio delle religioni per la pace è senza confini e ad esso dobbiamo fare riferimento, specie nell’accompagnamento dei giovani all’educazione alla reciproca comprensione. Alle donne e agli uomini che in Italia professano la fede islamica, rinnovo gli auguri per un felice e sereno Eid al Fitr».

Dunque oggi il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha inviato un messaggio alle donne e agli uomini musulmani per la fine del Ramadan. Non mi risulta che abbia inviato un eguale messaggio alle donne e agli uomini cattolici nel giorno di Pasqua. Se lo Stato è laico, come mai questa disparità di trattamento? O a tutte e due le religioni o a nessuna. Non può usare due pesi e due misure. Allora, sbagliano coloro che affermano che dinanzi ai musulmani, tutti, Presidente compreso, devono calarsi le brache?

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Suggerisco di inviare una nota-lettera a Mattarella, facendogli notare con galante ma ferma convinzione i valori fondanti delle due diverse fedi. Da sottolineare nella lettera che mentre lui ha “salutato” questa loro ricorrenza, i nostri fratelli Cristiani che si permettono di possedere la Bibbia nelle loro Nazioni, vengono spesso sgozzati. Non parliamo quindi assolutamente di farvi sorgere chiese cattoliche nelle loro terre
La nostra è sicuramente accoglienza e tolletanza in terra Cristiana dove loro pretendono di avere luoghi di culto parlando e gestendoli n maniera radicale secondo i loro usi e costumi.
Fra pochi anni saremo islamizzati.
Se non ci facciamo sentire questo è il nostro immediato futuro. Gesù è sceso per renderci fratelli e non loro schiavi.
Attendo cortese e fraterno riscontro. Grazie per quanto fate giornalmente con grande perizia e Sapienza. Cordialità e gratitudine sincera.