Agli occhi dei figli l’autorevolezza di un padre separato si dimezza

A cura della Redazione

LA FONDAZIONE FORESTA ONLUS PRESENTA UNA IMPORTANTE RICERCA

È stata presentata a Lecce nei giorni scorsi, nell’ambito del XVII Convegno di Medicina organizzato dalla Fondazione Foresta Onlus, in collaborazione con L’ASL di Lecce, L’Università del Salento, L’Università Pegaso, una ricerca condotta dalla stessa Fondazione tra ottobre 2022 e marzo 2024 tramite la somministrazione di un questionario distribuito a 4.383 studenti d tra i 18 e i 20 anni (età media 18,2 anni) frequentanti gli istituti delle scuole superiori di Padova e Lecce, all’interno del progetto “Prevenzione andrologica permanente nelle Scuole”.

“Quest’anno abbiamo deciso di chiedere ai ragazzi come percepissero il ruolo genitoriale all’interno della famiglia, tra amichevole, autorevole, indifferente e problematico, con distinzione tra madre e padre”, ha dichiarato il dottor Carlo Foresta, già Professore Ordinario di Endocrinologia Università degli Studi di Padova e già Membro Consiglio Superiore di Sanità.

“Complessivamente la figura materna è vista più frequentemente come amichevole (51,8% vs 44% dei padri), ma per le ragazze la figura paterna è vista più spesso come problematica (10% vs 5% dei coetanei maschi). Ancora più marcata è la differenza nel ritenere autorevole il ruolo paterno nei ragazzi (42,2%) rispetto alle ragazze (27,7%). Bisogna poi ricordare come con l’andare del tempo la costituzione familiare è cambiata: rispetto al 2005, quando il progetto è partito, i genitori sono più anziani di quattro età media della madre quando il ragazzo ha 18 anni è di 50,7 e quella del padre è 54 anni. Inoltre un ragazzo ogni cinque è figlio di persone separate o divorziate. In questo contesto monogenitoriale, la madre è più spesso descritta come autorevole dai figli maschi (50%), ma molto meno dalle figlie (32,8%), che invece la descrivono come amichevole nel 55% dei casi rispetto al solo 29,8% dei coetanei maschi. Agli occhi dei figli l’autorevolezza di un padre separato si dimezza (dal 45 al 23% nei maschi, e dal 30 al 15% per le femmine); il rischio di apparire indifferente aumenta di 2-3 volte, e di risultare problematico fino a 4-5 volte rispetto ai padri coniugati. Questa svalutazione sembra più intensa nei figli maschi, per i quali crolla la figura del padre come di riferimento autorevole”.

Dallo studio emerge che i figli dopo la separazione cercano questa caratteristica nella madre. “Ancora non siamo in grado di comprendere le conseguenze di questo cambio di paradigma. Il costante aumento di divorzi e separazioni si allinea a quel necessario e desiderabile processo di destrutturazione del modello patriarcale. Tuttavia, gli esiti di questo processo appaiono imperfetti, e i suoi meriti talvolta indipendenza economica per sé stesse e per i loro figli. Alla luce di questi dati si rende indispensabile tornare a ragionare sulle dinamiche simboliche, psicologiche e sociali che si innescano all’interno di dinamiche familiari, quelle contemporanee, che nel loro incessante e vivace rimescolamento strutturale rischiano di perdere di vista un obiettivo centrale: il benessere delle generazioni di domani e un senso di armonica continuità tra le diverse generazioni. Se si sta abbandonando un sistema di valori patricentrico e patrilineare, dobbiamo allora domandarci: qual è la nostra visione del futuro?”, ha dichiarato il dottor Foresta.

 

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