Conosciamo Sant’Andrea Uberto Fournet

Conosciamo Sant’Andrea Uberto Fournet

di Mariella Lentini*

TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Sant’ Agnese di Poitiers, Beato Albertino Maria Maisonade, San Cristanziano, Santa Disciola di Poitiers, Beato Domenico Maria Zawrel, Beato Faustino Chiari, San Flavio di Chalon-sur-Saône, Santa Gemma, Beata Giuliana di Norwich, Sant’Ignazio Brjančaninov, Beata Maddalena Albrici, San Maeldoid, Beata Maria de la Concepción Barrecheguren y GarcíaBeato Maturino Maria Pitri, Beato Modesto Maria Burgen, San Natale di Milano, San Palladio I, San Servazio, Santi Vittore e compagni ) RICORDIAMO UN SANTO FRANCESE

Nato a St-Pierre-de-Maillè (Francia) nel 1752, Andrea Uberto Fournet è un bambino irrequieto e, allo studio, preferisce il gioco. Non sa bene cosa farà da grande, di certo non il prete. I genitori, benestanti, lo mandano all’università, ma i libri non fanno per lui. Si veste all’ultima moda, va a cavallo, partecipa alle feste. La madre si accorge della vita dissipata del figlio e lo convince a raggiungere uno zio prete. Andrea l’ascolta e accade l’impensabile: il ragazzo matura la decisione di abbracciare la vita ecclesiastica.

Diventato sacerdote, assolve ai suoi compiti con diligenza, ma rimane attaccato alle comodità: vede il sacerdozio come un mestiere, non una missione. Un fatto, però, lo sconvolge, scuotendolo dal suo torpore. Un mendicante si presenta nella sua sala da pranzo e gli chiede l’elemosina. Andrea gli dà un pezzo di pane scusandosi di non avere altro. E il povero, disperato, risponde: «Ma come è possibile se la sua tavola è colma di argenteria?». Il rimprovero del povero colpisce il parroco che cambia radicalmente atteggiamento. Vende tutto quello che possiede e lo distribuisce agli indigenti.

Quando non ha più nulla usa i tendaggi per farne fazzoletti. Dorme su un pagliericcio, la notte prega, mentre contempla Gesù c’è chi lo vede, rapito in estasi, alzarsi da terra di alcuni palmi. Si ciba di pane e legumi e spesso digiuna. Le sue prediche da colte e forbite diventano semplici e comprensibili a tutti. I fedeli lo chiamano il “Buon Padre”. Durante la Rivoluzione francese si rifiuta di firmare la Costituzione Civile del Clero e fugge in Spagna, dove assiste malati e carcerati. Tornato in Francia, si nasconde perché rischia la ghigliottina. Travestito da contadino, nella clandestinità dice la Messa in mezzo ai boschi, battezza, celebra matrimoni, confessa, educa i fanciulli.

Con l’avvento di Napoleone le persecuzioni al clero hanno termine e Andrea Fournet fonda la Congregazione “Figlie della Croce” per assistere malati, vittime della rivoluzione, orfani e anziani e per l’educazione cristiana delle ragazze povere. Il Buon Padre si occupa della formazione delle suore e delle case da lui aperte e, per almeno due volte, miracolosamente moltiplica il pane per sfamare la comunità. Muore nel 1834 a La Puye, mentre alcune suore sentono tre colpi contro una parete e una voce che dice: «Vado in Cielo».

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