Conosciamo Santa Bona da Pisa

Conosciamo Santa Bona da Pisa

di Mariella Lentini*

TRA I SANTI E I BEATI CHE SI FESTEGGIANO OGGI (Sant’Alessandro, Beata Barbara Sim A-gi,Beato Bernardo de Roquefort,Santi Conone (Cuono) e Conello,Beato Egidio Dalmasia,Beata Elia di San Clemente (Teodora Fracasso),Sant’Esichio di Antiochia,Sant’Essuperanzio di Ravenna,Beato Garcia d’Aure, San Gerardo di Macon,Beata Gherardesca Beati Giovanni Yu Jung-Cheol e Lutgarda Yi Sun-I,Beato Giuseppe Gerard,Beati Guglielmo Arnaud e 10 compagni,Beati Guglielmo Scott e Riccardo Newport, Beato José Pérez Fernández,Sante Laura di Costantinopoli e 52 compagne,Beati Martiri Coreani (Paolo Yun Ji-chung e 123 compagni),San Martirio,San Massimino di Treviri,San Massimo di Cittanova, San Massimo di Verona,San Paolo VI (Giovanni Battista Montini),Beato Riccardo Thirkeld,San Senatore di Milano,San Sisinnio, Beato Taddeo Ku Han-seon, Santa Urszula (Orsola) Ledochowska) RICORDIAMO UNA SANTA TOSCANA

Patrona delle hostess di volo italiane, Santa Bona è stata una delle prime donne a viaggiare, percorrendo lunghi, rischiosi e faticosi tragitti. Nel 1155, anno in cui nasce Bona (deriva dal latino bonus che significa “bontà”), non esistono automobili, autobus, treni o aerei. Si cammina e i più fortunati si muovono a cavallo o con una carrozza. La città di Bona è Pisa. La madre, Berta, è originaria della Corsica, il padre Bernardo, mercante pisano, abbandona la famiglia quando la figlia ha solo tre anni. Per le povere sventurate, rimaste senza sostentamento, inizia un periodo difficile. La bambina trova conforto in chiesa.

A sette anni inizia ad avere visioni di Gesù e della Madonna e, a dieci anni, abbraccia la vita religiosa sotto la Regola di Sant’Agostino. Bona è una ragazzina molto coraggiosa. Con la convinzione di essere guidata e protetta da Dio, ad appena quattordici anni si reca a Gerusalemme, da sola, con la speranza di incontrare il padre partito con i crociati. A quanti pericoli va incontro! Quante avventure! Naviga i mari, si rifugia nelle grotte…

A Gerusalemme rimane per dieci anni. Durante il viaggio di ritorno, viene catturata dai Saraceni e imprigionata. Che brutto momento! Tornata libera, Bona riesce a raggiungere Pisa per poi riprendere i suoi viaggi, più determinata di prima. Dopo una visione di San Giacomo il Maggiore, si reca nove volte a Santiago de Compostela, in Spagna (un viaggio di mille miglia che durava nove mesi!), non più da sola, ma accompagnata da tanti pellegrini dei quali diventa guida ufficiale. Intraprende altri pericolosi viaggi diretta a Roma, sulla tomba degli apostoli Pietro e Paolo e, sul Gargano, al Santuario di San Michele Arcangelo. Il suo fisico non è robusto, eppure assiste amorevolmente gli altri pellegrini, sempre sorridente e senza chiedere nulla in cambio, perché questa è la missione alla quale si sente chiamata dalla sua fede cristiana.

Durante i pellegrinaggi Santa Bona compie tanti miracoli: con le sue preghiere rimargina ferite e converte i delinquenti. Proclamata nel 1962 patrona delle hostess (assistenti di volo) da San Giovanni XXIII, papa Angelo Giuseppe Roncalli, Santa Bona protegge anche operatrici del turismo, guide turistiche, viaggiatrici, pellegrine e corrieri. Muore nel 1207 a Pisa e viene sepolta nella Chiesa di San Martino, dove ancora oggi riposa. Qui, ogni 29 maggio, si raduna un gruppo di hostess per rendere omaggio alla propria santa.

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