Gli idoli non danno né vita né salute
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SE NON C’E’ LA VERA FEDE NON AVVENGONO MIRACOLI
Se non c’è la vera fede, non avvengono miracoli. Elia ed Eliseo furono dei veri profeti e molti sentirono i loro richiami al vero Dio e al vero culto. Stranamente, trovarono fede più grande in gente straniera che non in patria.
Un certo Naaman, generale del re degli Aramei, nemici d’Israele, si ammalò di lebbra: malattia che porta inesorabilmente a morte. Saputo che in Samaria vi era un profeta, partì fiducioso di ottenere la guarigione. Si fece dare una lettera del suo re e prese con sé tanto denaro e doni di valore.
Eliseo, per ordine divino, gli fece fare sette volte il bagno nel Giordano. Egli lo fece e la sua carne divenne rosea come quella di un bambino. Voleva poi ricompensare il profeta, ma questi non accettò nulla, ben sapendo che il merito della guarigione era tutto di Dio e della sua fede.
Naaman allora, prese un po’ di quella terra santa, per portarsela in patria, dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su tutta la terra se non in Israele» (2Re 5,15) e solo questi si deve adorare. Gli idoli vani non danno né vita né salute.
A Nazareth Gesù non fece molti miracoli, perché trovò non la fede ma l’ostilità. Nella sinagoga egli proclamò che lo Spirito del Signore era sopra di lui, come profetizzò Isaia a riguardo del Messia; ma i nazareni lo rifiutarono e tentarono di farlo precipitare da un dirupo, perché non si metteva dalla loro parte: cosa che avrebbe fatto di lui un falso profeta.