I nemici della sanità pubblica
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LA REGIONALIZZAZIONE E LA AZIENDALIZZAZIONE SONO IL VERO PROBLEMA DELLA SANITÀ IN UMBRIA E IN ITALIA
In Umbria si discute di sanità. Nel 2019 la Giunta di sinistra cadde su quel tema per le vicende di corruzione che la caratterizzarono e che furono denominate “Sanitopoli”. L’inchiesta, seguita da condanne, evidenziava un sistema clientelare, volto a controllare i concorsi pubblici per la scelta del personale che vedeva implicata anche la struttura politica apicale della Regione. Al di là della scelta delle persone, che si voleva influenzare con questa modalità di corruzione, questo sistema evidenziava una gestione inadeguata e non basata sul merito che, sicuramente, danneggiava anche l’efficienza del sistema.
Con l’avvento del Centro-destra alla guida della Regione, evento storico dopo 50 anni, la situazione doveva cambiare, almeno nella speranza dei cittadini umbri, ma i nuovi amministratori, che pure hanno limitato i danni lasciati in eredità dalla sinistra, non hanno migliorato le cose e, nel 2024 hanno perso le elezioni, di nuovo sul tema della sanità, che, in una sorta di nemesi, i nuovi-vecchi arrivati hanno utilizzato come motivo di polemica, giustificata da fatti come le liste di attesa interminabili. Va detto che negli anni di amministrazione del Centro-destra non era stato fatto abbastanza per migliorare le cose, anche in conseguenza della pandemia di Covid. Va segnalato ad esempio che i vincitori dei concorsi truccati non furono allontanati dal ruolo acquisito, danneggiando altri più meritevoli. Il Centro-destra poteva essere meno timido nell’imporre nuove linee di gestione. Di fatto la sanità ha continuato ad essere gestita dalla stessa struttura burocratica piddina ereditata dal passato.
La sinistra umbra, non più comunista ma radical chic e nichilista, ha vinto le elezioni del 2024 promettendo, con grande enfasi, immediati miglioramenti. Purtroppo però la realtà ha smentito anche i nuovi amministratori e, ai mancati risultati, si è aggiunta la proposta di aumento mai visto della tassazione a carico degli umbri con la scusa di dover riempire un buco di bilancio lasciato, a detta dei radical chic, dalla precedente amministrazione proprio sul tema della sanità. Dopo ulteriori verifiche e l’occupazione della sala del Consiglio da parte della opposizione di centro-destra, il buco di bilancio è però risultato non vero. L’aumento delle tasse non è perciò giustificabile con questa modalità e rientra nelle solite impostazioni della sinistra neo-liberista che impoverisce sempre più la società civile con un livello di tassazione insostenibile.
Per uscire dalla polemica locale e riportare il dibattito ad una visione più generale e più radicale dobbiamo però dire innanzi tutto che le risorse destinate alla sanità sono scarse. L’Italia spende meno della media UE in rapporto al PIL. Il primo motivo delle carenze della sanità è dunque il bilancio statale, elaborato in base alle indicazioni della UE che da anni obbligano il nostro paese a ridurre la spesa sociale. A questo vincolo nessuno dei partiti, né di governo né di opposizione si è sottratto. Il primo nemico dei cittadini umbri e italiani sono dunque i burocrati non votati della UE, che, mentre tagliano la spesa sociale, ampliano invece la possibilità della spesa militare che porterà ad una guerra. In questo ambito i radical chic umbri, come la sindaco di Perugia Ferdinandi, si sono distinti nel presenziare alle manifestazioni in favore dei neo-nazisti ucraini.
Per parlare coerentemente di sanità bisogna dunque rivedere complessivamente la crisi del sistema italiano che era uno dei migliori al mondo e che è iniziata con l’assegnazione completa del settore alle regioni, voluta dalla Lega e con l’aziendalizzazione che ha portato alla assunzione di un modello neo-liberista sbagliato.
Un altro elemento che deve preoccupare sono gli investimenti di Elkan, il distruttore della industria automobilistica italiana, nella sanità in Italia. Si tratta di personaggi che con loro azione di lobbyng e il dominio dei media influenzano negativamente la politica, orientandola ai propri interessi.
Per parlare di sanità quindi chi voglia essere coerente, deve non limitarsi solo alle questioni di dettaglio, pur importanti, ma deve fare riferimento anche a questioni più generali, assumendo posizioni coerenti.