Eletto Leone XIV, Papa di transizione o salvezza della Chiesa?
–
“IL SIGILLO DEL LEONE”, UN ROMANZO IMPRESSIONANTE DI MATTEO ORLANDO
È stato pubblicato ieri, alla vigilia dell’inizio del Conclave, non a caso, il primo romanzo fanta-religioso del giornalista Matteo Orlando. Si tratta di “IL SIGILLO DEL LEONE” (VEDI QUI), 108 pagine, Independently published, euro 16. Matteo Orlando, siciliano di nascita, veneto d’adozione, laurea in Giurisprudenza e licenza in Teologia Spirituale, è docente di IRC e giornalista pubblicista. Studioso di mafie e di demonologia Cattolica, Orlando è autore di una decina di saggi ma ne “Il sigillo del Leone” si cimenta, per la prima volta, con i romanzi, e lo fa brillantemente.
Definire il libro del Prof. Matteo Orlando come un sogno bellissimo sarebbe forse troppo semplice: personalmente preferisco pensarlo come una magnifica realtà, come un evento che a breve potrebbe accadere… dunque, un auspicio di autentica rinascita per la Chiesa. Dalle pagine del romanzo “Il sigillo del Leone”, emerge con potenza la forte spiritualità e la fede cattolica ben radicata nell’animo dell’Autore: il suo libro è tutto un inno alla dimensione trascendente della Parola di Dio, un richiamo al Cattolicesimo puro, sfrondato da qualsiasi elemento di compromesso con il mondo…non a caso, compare anche una nota citazione: “Dio o niente”! Perché senza Dio nulla ha significato, la Parola non può essere mediata, attenuata o negoziata dalle esigenze del mondo, né può essere stravolta per compiacere un’umanità che ha perso da tanto tempo la vera dimensione dello spirito. Spesso, infatti, l’uomo si converte a modelli di spiritualità che solo vagamente soddisfano i suoi bisogni estetici o psicologici ma lasciano poi assetata quell’anima che sente nell’intimo il desiderio di incontrare realmente Gesù, vero Dio e vero Uomo.
Nel romanzo l’Autore immagina e descrive l’elezione a sorpresa di un Papa – sconosciuto ai più – ma fiero difensore dell’ortodossia cattolica. Una figura fortemente ieratica, un Papa custode della fede, della dottrina e della tradizione, ben determinato a ricondurre a Dio tutti i cuori, senza esitazioni o cedimenti a diktat mondani mascherati da fallaci richieste di pseudomisericordia, lontane anni luce dalle verità proclamate nel Vangelo. Ciò che, infatti, il popolo di Dio pare aver dimenticato è che i Comandamenti sono immutabili perché la legge di Dio è eterna e che, quindi, la Chiesa non può essere intesa alla stregua di una organizzazione umanitaria che si adegua alle mode e alle ideologie per accontentare le esigenze di ognuno.
Emerge la figura di un Pontefice preoccupato di radunare il suo gregge e ricondurre all’ovile ogni pecora dispersa. E nella Chiesa, se si vuol essere cristiani, si appartiene al gregge o non si è. L’elezione di questo Pontefice segnerà dunque il ritorno alle forme tradizionali di vita cattolica: la Chiesa tornerà all’antico splendore, alla maestà degli altari e dei paramenti sacri, alla solennità della liturgia e alla certezza delle verità di fede, della Parola che va rispettata nella sua totalità, senza sconti, senza debolezze o eccezioni. Un libro emozionante, una meravigliosa speranza per chi sa che nella fede soltanto può trovare risposta agli interrogativi talvolta difficili e dolorosi della propria esistenza: una risposta che, però, si può trovare solo nel silenzio, nella meditazione profonda, nella preghiera del cuore, nell’Adorazione silenziosa della Santa Eucarestia in chiesa. Solo nella misura in cui si potrà recuperare questa dimensione del sacro, l’uomo potrà tornare a cercare Dio e a riscoprire i valori essenziali della Cristianità.
L’augurio a Matteo Orlando che questo suo scritto non sia solo un romanzo. Io lo spero ardentemente.