Marito, moglie e figlio non graditi a certi ambienti… Cambiata l’icona della app Immuni

Marito, moglie e figlio non graditi a certi ambienti… Cambiata l’icona della app Immuni

 

 

Arrivati a sera consultiamo il bollettino Covid 19. E dopo una valutazione personale sull’andamento della pandemia, è il momento di una riflessione sul domani e su quali iniziative parlamentari e non saranno in cantiere in questo momento di distrazione di massa. Ne abbiamo viste di tutti i colori, che cosa riusciranno a inventare ancora per stupirci?



Anni fa si iniziava a parlare di gender e dissi, bene, da domani mi sentirò donna, dimostrerò di giocare a calcio meglio della più forte donna del calcio femminile, mi farò assumere e convocare perché se mi sentissi donna ne avrei diritto. Incredibilis dictu, è accaduto!!! Qualcuno l’ha fatto davvero!!!

Ogni giorno l’asticella dell’impossibile si sposta. Se si svegliasse mia nonna e guardasse un telegiornale, rimorirebbe all’istante. Il passaggio graduale alla pazzia odierna ci ha fatto assuefare a delle situazioni che qualche anno fa avrebbero trovato posto nel teatro dell’assurdo.



Ogni giorno ha la sua pena, oggi su richiesta di un paio di donne o ex donne con qualche conto aperto con l’affettività, è stata cambiata l’icona della app Immuni. A me sembra ingiusto, l’uomo non tiene in braccio il bambino di notte, preferirei l’immagine del marito che cambia i pannolini al bambino. Io ne ho cambiati a centinaia e arrivato al quarto figlio ho battuto certi record di velocità che i meccanici della Ferrari in confronto sono dei dilettanti. Ma se i figli si svegliavano di notte, facevo finta di partecipare e poi dicevo a mia moglie: “ehm, purtroppo non ho latte”, mi giravo dall’altra parte e dormivo, e giuro che lei non mi ha mai chiesto di allattare. Quindi rimediamo all’incredibile immagine di Immuni, la donna che tiene in braccio il bambino potrebbe ridestare in chi non la vuole dei terribili ricordi d’infanzia, non ci sono altre spiegazioni. Però non si tiene conto di una terribile discriminazione, infatti il riferimento all’immunità credo sia altamente irrispettoso verso chi ha contratto il virus e magari è pure morto, quindi è di cattivo gusto. Magari la Concia ci penserà stanotte e domattina dovremo spostare ancora un po’ l’asticella.



 

ATTILIO NEGRINI

 

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments