5Stelle, PD e ItaliaViva contro giovani e salute: in piazza per legalizzare la Cannabis

Dopo la sciagurata sentenza della Corte di Cassazione che ha definito come non punibile la coltivazione per uso personale, il 25 giugno 2020 a Roma si è svolta la manifestazione “io coltivo” per promuovere la legalizzazione della cannabis.



L’iniziativa è stata promossa da 2000 cittadini, dall’associazione Coscioni e 26 parlamentari di cui 20 dei Cinquestelle, tre del Pd e uno di Italia viva. La manifestazione è stata promossa nel giorno della presentazione dell’undicesimo libro bianco sulle droghe alla Camera dei deputati.

I manifestanti, in barba alle leggi, hanno portato in piazza le piantine di cannabis coltivate come forma di disobbedienza civile.

Tempo fa il cardinale José Francisco Robles Ortega, arcivescovo di Guadalajara, su questa tematica aveva spiegato che “la questione del traffico di droga è un problema che crea preoccupazione globale perché in gioco c’è la questione dei diritti umani”. Ma circa “la questione dell’uso di marijuana deve essere determinato dalla scienza, non dalla Chiesa”.



Per il cardinale Robles l’uso ricreativo non dovrebbe essere consentito perché “le conseguenze sociali potrebbero essere gravi”, mentre relativamente all’uso medico, il cardinale aveva detto che è necessario “studiare questo tipo di  uso medicinale per conoscere i tipi di sostanze, per capire a quali infermi destinarle e quali altri derivati della pianta potrebbero essere usati per le malattie croniche”.

Circa la tutela dei diritti umani e la libertà di scegliere, che viene sostenuto anche relativamente all’uso della cannabis, il cardinale aveva detto che queste libertà, in realtà, “non sono valide per ogni caso”, citando l’esempio dell’aborto.

 

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