Con la scusa del Covid è in atto un attacco luciferino all’Eucarestia ma…

 

Volevo condividere alcune riflessioni del tutto personali e pertanto assai discutibili.
Non è difficile comprendere che attualmente con la scusa del Covid-19, sia in atto un attacco luciferino e senza precedenti verso la santissima Eucarestia ed in generale verso la Santa Chiesa Cattolica e ciò credo che sia palese e manifesto a ciascuno di noi credenti e non solo.


Basta andare in un centro commerciale, a pranzo od a cena in un ristorante o pizzeria, per comprendere appieno la disparità di trattamento, che si usa tra questi ultimi esercizi e la stessa Chiesa, quasi che fosse un luogo di diffusione preferenziale del contagio dovuto esclusivamente e soprattutto alla somministrazione della Santissima Eucaristia….
E purtroppo molti sacerdoti anche molto santi e scrupolosi che ho la fortuna di conoscere personalmente, si sono tuttavia adeguati alle norme emanate dal ministero della salute anche per il fatto che a detta di questi ultimi, vi sono anche alcuni fedeli che riportano alle autorità competenti di controllo, dei comportamenti non conformi a quanto stabilito dai regolamenti anti covid, con le conseguenti reprimende morali ed economiche di autorità civili e religiose.
E venerdì 19 giugno sera parlando con un sacerdote, che addirittura nel passato non voleva mai somministrare la comunione nelle mani con la scusa che la dava nelle due specie, come nella messa in coena domini, ho potuto cogliere nei suoi discorsi una profonda amarezza e tristezza per queste disposizioni e per questo insopportabile clima di delazione che disgraziatamente si sta ora insidiosamente infiltrando nella Casa di Dio.
Tuttavia vorrei porre a tutti una riflessione.


I primi tempi mi sono sempre astenuto dalla comunione, in quanto non mi sembrava degna la ricezione di un così grande Sacramento in quelle condizioni e pertanto mi affidavo solamente ad una comunione spirituale.
In seguito ho invece riflettuto e osservando il Corpo di Cristo che veniva afferrato dalle mani del sacerdote ricoperto da guanti indegni, per non dire ributtanti, mi veniva da piangere per l’ennesima umiliazione alla quale il Corpo Sacratissimo di Nostro Signore Gesù Cristo, veniva sottoposto.
Ciò mi ha fatto venire un dubbio e cioè ho pensato che se il Signore si umilia per l’ennesima volta per la salvezza dell’umanità indegna, chi sono io per non ricevere l’Eucaristia, pur in queste deprecabili condizioni?
Non sarà viceversa il mio amor proprio, mascherato da falso zelo e pietà a costringermi con sdegno a rifiutare la Comunione e ad affidarmi semplicemente alla Comunione spirituale?


Qualche giorno fa ho voluto ricevere la Comunione e dal momento che i sacerdoti passano tra i banchi somministrando l’Eucaristia individualmente, l’ho ricevuta pur tra le mie mani indegne, ma inginocchiato nel banco.
Comunque le mie sono riflessioni ed esperienze del tutto personali e non vorrei mai e poi mai influenzare alcuno.
Da tutto ciò emerge che la Misericordia del Signore è senza limiti e per tali superbi comportamenti dell’uomo dietro i quali si cela una obiettiva irriverenza, posso dire che la passione di Nostro Signore Gesù Cristo è presente soprattutto ai giorni nostri.

 

DARIO

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