Giorgio Nicolini: “un numero sconfinato di frammenti eucaristici si disperdono”

 

La distribuzione della Comunione sulla mano e fra i banchi, con l’uso della mascherina da parte dei fedeli, è dimostrato che comporta una dispersione su tutto il pavimento delle chiese di innumerevoli frammenti eucaristici: per cui, non visti, tali frammenti vengono calpestati dagli stessi fedeli ignari e il Corpo del Signore innumerevoli volte viene profanato.

Sia osservando in televisione tale modalità di distribuzione della Comunione (come visto in trasmissioni dalla Cattedrale di Ancona e da altre città), sia vedendolo direttamente in alcune chiese, come ultimamente nella Basilica di Loreto, sono rimasto sgomento ed indignato per come – dopo tutto l’armamentario indecoroso e dissacrante di gel, guanti e mascherine – al momento della Comunione le Sacre Specie vengano portate “in giro” per tutta la Basilica di Loreto dai sacerdoti, e venga data velocemente l’Ostia in mano da un fedele all’altro; e poi si vedevano i fedeli che dovevano fare delle contorsioni con le braccia e con le mani per poter riuscire a fare la Comunione: la mano destra che prendeva l’Ostia dalla mano sinistra, la mano sinistra che cercava di abbassare la mascherina (capovolgendo il cavo della mano ove era stata deposta l’Ostia dal sacerdote e quindi potendo far cadere eventuali frammenti presenti senza nessuna attenzione e controllo), poi infilare con la mano destra l’Ostia in bocca senza nessuna ulteriore protezione sottostante della mano sinistra, perché questa è occupata a tenere abbassata la mascherina (e quindi mancando il “piattino” o la “seconda mano” messa sotto l’altra per raccogliere eventuali frammenti che cadessero): poi, ancora, rialzare con la mano destra o la mano sinistra la mascherina davanti la bocca (e quindi, rovesciando di nuovo il cavo delle due mani, senza nessuna osservazione e controllo di eventuali frammenti presenti sul cavo della mano sinistra che aveva ricevuto l’Ostia e nessun controllo sulla mano destra che con le rispettive dita l’aveva portata in bocca).

Tutte “manovre” che comportano il rischio continuo di far cadere l’Ostia dalla mano e comunque di far cadere inevitabilmente, tra i tanti fedeli sparsi tra i banchi, un numero sconfinato di frammenti per tutta la superficie della Basilica, perché scivolati dalle mani che si muovono velocemente e scompostamente per le “manovre” necessarie sopra richiamate per poter ogni fedele riuscire a fare la Comunione da solo.

Non è poi da escludere – come segnalato – che tale modalità permette ai “sacrileghi” di fingere di portare l’Ostia consacrata in bocca, mentre possono solo depositarla all’interno della mascherina e con la massima facilità portare via dalla chiesa l’Ostia, per scopi innominabili, senza farsi accorgere e senza che il sacerdote abbia controllato – come peraltro prescriverebbero le norme liturgiche – che il fedele abbia effettivamente portato l’Ostia in bocca, comunicandosi realmente.

Così avviene a Loreto come in ogni chiesa ove si distribuisce la Comunione sulla mano e tra i banchi! Si può perciò solo immaginare quanti frammenti cadano sul pavimento lungo tutta la superficie della chiesa e vengano poi calpestati e quindi profanati sacrilegamente, in quanto da nessuno visti e raccolti; o, peggio ancora, può avvenire che delle Ostie vengano trattenute all’interno della mascherina e subito dopo la Messa venire portate via – come segnalato – per scopi sacrileghi.

Solo la misericordia di Dio può sopportare ancora così tante profanazioni e così tanti sacrilegi! Ma Vescovi e sacerdoti non se ne danno alcuna preoccupazione!
Se Gesù un secolo fa a San Pio da Pietrelcina rivelò la sua Passione che si rinnovava ad ogni Messa da parte di tanti sacerdoti, per come essi trattavano l’Eucaristia in quel tempo, chiamandoli quei sacerdoti dei “MACELLAI”, cosa non dovrà dire oggi di fronte a queste Messe e Comunioni dissacratrici e sacrileghe?

Preghiamo e ripariamo a tanta profanazione, per consolare il Sacro Cuore di Gesù ed il Cuore Immacolato di Maria.

E preghiamo gli Angeli che raccolgano essi i frammenti di Gesù VIVO e VERO in ogni più piccolo frammento lasciato cadere a terra ed ivi calpestato, affinché Gesù sia almeno adorato e confortato da loro, che invisibilmente possono vedere e riparare a tanti sacrilegi!

 

Prof. GIORGIO NICOLINI

Direttore di Tele Maria

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