Che fine hanno fatto i bimbi nati in Ucraina da madre surrogata?

Vi avevamo mostrato un video circa 3 mesi fa, dove si vedevano numerosi bambini, nati da madre surrogata, che erano stati alloggiati in un albergo in Ucraina in quanto il lockdown dovuto alla pandemia non aveva permesso alle famiglie acquirenti di andarli a prendere.

La maternità surrogata in Italia è vietata e punita dalla legge ma in molti stati purtroppo non lo è, quindi con questo escamotage non si riesce a perseguire seriamente chi si reca all’estero per questa pratica.

Alla data odierna risulta che i neonati ordinati siano tutti arrivati in Italia ma, finora, molti atti di nascita non sono stati trascritti dalle anagrafi italiane.

Ad alcune coppie è stata negata la trascrizione perché nell’atto di nascita in Ucraina non è stato indicato il sesso del bambino, ad altre è stata negata perché la madre committente, non essendo presente al momento del parto, deve dichiarare che si è rivolta alla maternità surrogata, ma deve dimostrarlo con il test del dna.

È evidente che servirebbe una legislazione internazionale sul tema per evitare che questa pratica diventi di uso comune, nel frattempo continueremo a denunciare questi casi e a smuovere l’opinione pubblica.

 

Emmanuele Di Leo

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