Il Card. Burke: “solo Gesù può salvarci da crisi sanitaria e violenza anarchica”

Il Card. Burke: “solo Gesù può salvarci da crisi sanitaria e violenza anarchica”

“Nel mezzo di un’estate segnata da una crisi sanitaria internazionale, che dal punto di vista umano presenta apparentemente innumerevoli contraddizioni, e da uno scoppio di violenza anarchica e nichilista, che nega l’eterna verità, bellezza e bontà dell’Incarnazione Redentiva, la Madonna ci invita a rivolgerci, prima di tutto e soprattutto, a Nostro Signore che solo può salvarci dagli orribili peccati che ci distruggono come individui e come società”.

Così si è espresso il cardinale americano Raymond Leo Burke nel 12° anniversario della Dedicazione della Chiesa del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a La Crosse, del quale è il fondatore.

“Oggi, i falsi profeti del mondo ci dicono che, come risultato di ciò che sta accadendo oggi nella nostra nazione e nel mondo, la nostra vita non sarà più la stessa. Ci dicono che dobbiamo resettare le nostre vite, in altre parole, organizzare le nostre vite secondo i principi che ci dettano. Ma la nostra vita in Cristo, manifestataci da Nostra Signora di Guadalupe, è sempre la stessa, anche se Cristo stesso “è lo stesso ieri, oggi e sempre”. Sì, le nostre vite devono cambiare ma non nel modo che gli esperti mondani avrebbero dettato. Le nostre vite devono cambiare sempre di più in Cristo. I nostri cuori devono essere sempre più purificati dal peccato e sensibili all’effusione dello Spirito Santo, animandoci per ogni opera buona. Solo Cristo può compiere il miracolo della trasformazione della nostra vita, ed è qui per farlo, se solo noi acconsentiamo”, ha spiegato il cardinal Burke.

Il porporato ha invitato a non seguire “mai più la ‘saggezza’ mondana che ci ha portato a chiudere le nostre cappelle e chiese in un momento di crisi, privandoci degli incontri più privilegiati con Cristo Nostro Signore e Salvatore, ma piuttosto lasciamo le nostre chiese sempre più aperte, in modo da avere accesso alla grande realtà che celebriamo: Cristo che vive per noi nel suo santo tempio, per guarirci e rafforzarci fino al giorno della sua venuta finale alla fine dei tempi”.

“Il pellegrinaggio è la devozione più antica, attraverso la quale lasciamo il nostro ambiente familiare per uscire e incontrare Nostro Signore”, ha ricordato il porporato, invitando a fare dei pellegrinaggi, “in qualunque modo le tue attuali circostanze lo permettano”, ha concluso Burke.

 

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