Quante fesserie ha sparato l’OMS, quante retromarce ha dovuto compiere!
di Diego TORRE
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LE FESSERIE DELL’OMS
Quante fesserie ha sparato l’OMS, quante retromarce ha dovuto compiere!
Sull’idrossiclorochina, sulla mascherina, sulla situazione sotto controllo in Cina. Era comprensibile vista la novità del virus. Oggi invece si erge a detentore della verità: il 25 agosto ha lanciato una campagna contro la disinformazione sul Covid-19 per “Immunizzare il pubblico dalla disinformazione”. Ovvero censurare chi la pensa diversamente, dando la caccia sul web alla “sovrabbondanza di informazioni e la rapida diffusione di notizie, immagini e video fuorvianti o falsi”.
L’OMS, che collabora con i maggiori social network e motori di ricerca “per assicurarsi che i messaggi sulla salute provenienti dall’Organizzazione e da altre fonti ufficiali appaiano per primi quando un utente cerca informazioni sul Covid-19”, da febbraio, a epidemia appena iniziata, prendeva già accordi con Facebook per monitorare la “qualità” dell’informazione.
Sono chiari linguaggio e concetti? Se non lo fossero, li spiega meglio il direttore, Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Non stiamo combattendo solo il virus, ma anche i troll e i teorici della cospirazione che spingono la disinformazione e minano la lotta all’epidemia”.
Nella stessa direzione si muove l’Unione Europea, con una comunicazione del 10 giugno della Commissione e dell’Alto rappresentante per la politica estera sulla lotta alla disinformazione causata dalle fake news. Ma già nel 2018 (quindi prima del corona virus) la Commissione ha presentato il Piano d’azione contro la disinformazione per censurare le notizie false.
False o sgradite al Ministero della Verità?
Prosegue così la realizzazione delle profezie distoniche! Ricorda l’evangelista Giovanni che è la verità a rendere liberi. E noi per il virus (ma anche per tanto altro) dovremmo credere alle “verità” che ci propina l’Unione Europea e l’OMS e ignorare ogni tesi diversa perché “essi” non ce la fanno nemmeno conoscere? Ci fidiamo di “loro”?