Aziende e cittadini attivi: l’altra ‘faccia’ della pandemia è la solidarietà

Di Emanuela Maccarrone

La Confcommercio registra un lieve miglioramento del disagio sociale, dal mese di luglio al mese di agosto, segnalando una ripresa poco diffusa perché riguarda solo alcuni settori.

Nel mese di agosto, infatti, l’indice di disagio sociale, Misery Index, mostrava un valore stimato del 21,9, in ridimensionamento di 2,6 punti rispetto a luglio.

Ad essere maggiormente penalizzati sono il settore ricettivo, della ristorazione e della fruizione del tempo libero (come riporta un articolo di ‘ItaliaOggi’ dell’8 ottobre).

In particolare la Confcommercio fa sapere che il numero di lavoratori che vivono di cassa integrazione e di fondi di solidarietà è ancora elevato, anche se ci sono segnali di ripresa del sistema per via della crescita della fiducia tra imprenditori e famiglie.

In questo contesto d’incertezza, nasce una valida iniziativa promossa da Fipe Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi: si tratta di un servizio per il supporto psicologico chiamato Pronto, ci sono!.

E’ uno sportello telefonico gratuito, gestito da psicologi professionisti del Centro Paradoxa di Treviso, il cui obiettivo è di ascoltare e supportare gli imprenditori iscritti alla Federazione e in difficoltà per la situazione attuale.

Le difficoltà ancora una volta mostrano il lato migliore dell’Italia. A quanto pare la pandemia ha smosso una catena solidale che vede coinvolti i cittadini e le aziende, attraverso l’impegno di volontari, della Caritas, la predisposizione di pacchi alimentari e non mancano le iniziative delle aziende nel recupero di generi alimentari, destinati allo spreco, per donarli a chi ne ha bisogno.

Si può dire che là dove ‘non arriva’ lo Stato arriva la solidarietà. Papa Francesco ci ha ricordato che la situazione odierna ci ‘richiede di creare una nuova mentalità che pensi in termini di comunità, di priorità della vita di tutti rispetto all’appropriazione dei beni da parte di alcuni. Non è solo questione di aiutare gli altri, questo è bene farlo, è di più: si tratta di giustizia (…)’ (Udienza generale del 2 settembre).

Anche nelle scuole si cerca di riflettere sulla solidarietà, nonostante le difficoltà che si avvertono legate alle misure anti Covid.

Presso l’I.P.S.I.A. “Giovanni Giorgi” di Verona, per esempio, grazie all’organizzazione del gruppo “Ragazzi al Centro”, in collaborazione con il Comune di Verona, l’Associazione Anteas, lo Student Point Verona, l’Associazione Banco Alimentare del Veneto, la fondazione internazionale A.V.S.I. e il quotidiano locale “L’Arena” di Verona, si terrà una iniziativa dal titolo “La solidarietà a Verona, in Veneto e nel Medioriente in tempi di pandemia”.

“Giovedì 15 ottobre 2020 alcune classi dell’Istituto, in presenza e nel pieno rispetto delle norme sanitarie, parteciperanno ad un incontro con quattro esperienze formative di solidarietà non lontane ma vicine ai nostri studenti”, ha spiegato la professoressa Maria Sorpresa, una delle responsabili del gruppo. “Il volontario e membro del Consiglio direttivo della Associazione Banco Alimentare del Veneto, il dottor Marco Spadini, parlerà delle iniziative del Banco Alimentare in Italia e, in particolare, nel Veneto. La dottoressa Olga Rudella, Presidente del Banco di solidarietà di Verona, racconterà le attività svolte a favore delle persone più fragili e bisognose della città scaligera mentre, allargando gli orizzonti alla realtà internazionale, gli alunni potranno conoscere le iniziative di solidarietà portate avanti in Libano e in Siria da molti volontari. Il dottor Giorgio Capitanio, in rappresentanza della fondazione internazionale A.V.S.I., parlerà della situazione libanese mentre il dottor Maurizio Cattaneo, direttore del quotidiano L’Arena di Verona, racconterà la sua esperienza personale in Siria”.

 

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