Favorevole al suicidio… Siate onesti, non invitate più Vito Mancuso

“Il suicidio come atto di libera autodeterminazione è stato affermato tra gli altri da Seneca, Montaigne, Jonas. Si può essere d’accordo o no, ma si deve rispettare. Il rispetto è una forma di amore”

Di Angelica La Rosa

Continua ad esternare in difformità all’insegnamento cristiano Vito Mancuso, il teologo (o filosofo?) tanto amato dai programmi tv laicisti e da certi cattolici disorientati…

L’ho sempre pensata così anch’io. Il suicidio come atto di libera autodeterminazione è stato affermato tra gli altri da Seneca, Montaigne, Jonas. Si può essere d’accordo o no, ma si deve rispettare. Il rispetto è una forma di amore“, ha scritto su Twitter Mancuso, commentando un articolo de Il Fatto Quotidiano che porta il titolo “Austria, Corte Costituzionale consente il suicidio assistito: ‘Vietarlo viola il diritto all’autodeterminazione’“.

Ci auguriamo che qualche parroco progressista si svegli e non inviti più in ambienti ecclesiali questo soggetto perché significherebbe appoggiarne il pensiero!

Al lettore Franco Milanesio, che ha scritto “Anche qui…la Chiesa dice altre cose. Ma lei sta facendo una ‘sua’ Chiesa? Per carità, bisogna cercare sempre nuovi orizzonti di pensiero e di interpretazione, ma il rischio può anche essere quello di perdersi…“, Mancuso cosa ha risposto?

È almeno dalla pubblicazione del mio libro ‘L’anima e il suo destino’ 2007 che la Chiesa non è più un riferimento normativo del mio pensiero. Non sto facendo una mia chiesa, sto vivendo la mia vita“.

I preti che lo invitano la pensano allo stesso modo?

Anche al gesuita padre Francesco Occhetta, che certo non spicca per il suo tradizionalismo, ha risposto per le rime. Ha scritto Occhetta: “Più che atto d’amore Seneca fu spinto al suicidio da Nerone che lo accusava della congiura dei Pisoni… sul resto rimango attonito sul significato che ha per lei la “vita” slegata da qualsiasi relazione“. Mancuso ha rispostoa: “Su Seneca, a parte il suo suicidio, veda la lettera 70 a Lucilio dove è affermata la liceità e talora la doverosità del suicidio. Sulla vita come relazione, io sono assolutamente d’accordo, tutto è relazione, ma la relazione più importante è quella con la propria coscienza morale“…

Ricordiamo che, come ricorda Wikipedia, Mancuso è un prete-spretato. Classe 1962, ordinato sacerdote dal cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano il 7 giugno 1986, all’età di 24 anni, a distanza di un anno Mancuso aveva chiesto di essere dispensato dall’attività pastorale e di dedicarsi solo allo studio della teologia. In seguito, ricevuta la dispensa papale dal celibato e essendo dimesso dallo stato clericale, si è sposato.

 

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Vorrei chiedere a qualcuno di questi ” autodeterministi ” chi di loro ha autodeterminato la propria nascita? C’è un limite a tutto!