Il virologo Tarro: “trovo più sicuri i vaccini dei russi e dei cinesi”

Il virologo Tarro: “trovo più sicuri i vaccini dei russi e dei cinesi”

I VACCINI PF— E MO—- SI BASANO SU MODIFICAZIONI GENETICHE E POTREBBERO AVERE EFFETTI COLLATERALI SULLA GENETICA

Di Bruno Volpe

Domenica scorsa 27 Dicembre 2020, in tutta Europa, si è celebrato il Vax Day, la giornata in cui sono iniziate le prima vaccinazioni anti Covid. Media e politici hanno accolto questa notizia con entusiasmo. Abbiamo intervistato l’illustre virologo prof. Giulio Tarro.

Prof. Tarro, trova giustificato questo entusiasmo?

“Andiamo con ordine. Io come medico non sono contrario ai vaccini, tuttavia occorre guardare alle cose con realismo ed onestà intellettuale”.

Ci spieghi…

“A mio avviso questo entusiasmo non ha giustificazione, perché i vaccini dei quali parliamo Pf— e Mo—- sono ancora da sperimentare nella loro applicazione, sappiamo poco e ci sono dubbi, perché hanno seguito la via degli Ogm e non quella tradizionale del virus attenuato. Semmai trovo maggiormente sicuri i vaccini russo e cinese con la tecnica ormai collaudata”.

Cioè?

“Si basano su modificazioni genetiche e potrebbero avere effetti collaterali sulla genetica. A mio parere hanno corso troppo e occorreva maggior tempo, e sperimentazione. Le controindicazioni? Basta leggere il bugiardino: ci sono, dalle più banali come cefalea e febbre, a quelle severe allergiche tanto che si deve somministrare alla presenza di un medico. Poi penso a malattie autoimmuni e all’artrite”.

Lo somministrerebbe ad un anziano?

“Da quello che è accaduto in Inghilterra dove è stato fatto alla Regina e tutti sanno che attaccamento hanno gli inglesi ai reali, direi di sì. Ma solo alle persone anziane. No a coloro che sono giovani e in età fertile per le possibili ripercussioni sulla genetica”.

E’ pensabile che dietro questa corsa al vaccino ci sia un interesse economico?

“Le case farmaceutiche non sono filantrope e questo è normale. Aggiungo la particolare situazione italiana propensa alla poca trasparenza. In Francia una siringa costa 7 centesimi, qui i costi lievitano sempre”.

Cosa pensa della compatibilità etica del vaccino con l’uso di cellule abortite di feti?

“Da scienziato posso condividere, da cattolico no. La vita merita sempre rispetto e il feto è vita. Non tutto quello che è scientificamente possibile è moralmente ed eticamente accettabile e io come credente non posso accettare la pratica dell’ aborto o l’istigazione”.

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