Il mistico napoletano don Dolindo Ruotolo e quelle parole di Padre Pio

Il mistico napoletano don Dolindo Ruotolo e quelle parole di Padre Pio

PADRE DOLINDO RUOTOLO È STATO NELLA SCHIERA DEI RELIGIOSI PIÙ PERSEGUITATI E OPPRESSI…

Di Angelica La Rosa

Il 6 ottobre 1940, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, padre Dolindo riceve una locuzione interiore. Gesù gli detta l’atto di abbandono passato alla storia con la formula “Gesù pensaci Tu”. Il religioso napoletano non sa ancora che la sua preghiera cambierà il destino di tante persone.

Padre Dolindo, nel corso della sua vita, distribuirà oltre duecentomila immaginette titolate a mano, con la sua grafia minuta, spesso durante le locuzioni interiori: “Gesù all’anima”, “Maria all’anima”.

La vicenda mistica di padre Dolindo è complessa: inizialmente la Chiesa approva tutte le sue pubblicazioni per poi metterle all’Indice dei Libri Proibiti nel 1940 alla stregua, o quasi, della pornografia. Nel 1967, però, padre Pio, poco prima di morire, scriverà: “Niente di quanto è scaturito dalla penna di don Dolindo deve andar perduto”.

“Don Dolindo Ruotolo: Gesù, pensaci Tu!” (Edizioni San Paolo 2021, pp. 352, euro 19) è una agiografia del mistico napoletano, scritta Joanna Bątkiewicz-Brożek, molto toccante, una biografia spirituale tra le più sconvolgenti del XX secolo: padre Dolindo Ruotolo è nella schiera dei religiosi più perseguitati e oppressi nella storia dell’Inquisizione. L’accusa? Tra l’altro di “fingere santità” e “predicare novità nella Chiesa”. Quali? La Santa Messa nella lingua nazionale, la comunione dispensata ogni giorno, anche il Venerdì Santo; la facoltà, per il sacerdote, di celebrare due messe nello stesso giorno e, infine, l’apostolato dei laici e soprattutto delle donne, definito da Ruotolo “sacerdozio mistico e verginale”. Sono postulati che oggi, quasi tutti, rientrano a pieno titolo nella vita della Chiesa e di cui Padre Ruotolo si fa già portavoce all’inizio dagli anni Venti del XX secolo!

L’autrice, classe 1976, polacca di Katowice, sposata da più di 20 anni e mamma di tre figli, giornalista, scrittrice e traduttrice, svolge ricerche sulla vita di padre Dolindo da otto anni e sulla spiritualità del mistico napoletano ha scritto altri quattro volumi, tradotti anche in slovacco e presto in croato ed inglese.

La Prefazione del libro, che in Polonia ha venduto 500.000 copie ed ha ricevuto il Premio Feniks nel 2018, è di Sua Eminenza il cardinal Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità papa Francesco.

 

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