Vescovo denuncia la presenza di gruppi satanici che rubano le particole

Vescovo denuncia la presenza di gruppi satanici che rubano le particole

SACRILEGI EUCARISTICI A FOGGIA: L’ARCIVESCOVO PELVI INVITA ALLA PREGHIERA DI RIPARAZIONE

Di Diego Torre

Bisogna arrivare a tanto per capire che nella comunione in mano c’è qualcosa (solo qualcosa?) che non funziona?

La denuncia stavolta viene dall’Arcivescovo di Foggia-Bovino, mons. Vincenzo Pelvi, al termine della Santa Messa celebrata per la festa patronale. Il vescovo invita alla preghiera di riparazione (altra buona pratica che non va di moda nella chiesa “sociologica”) perché nella villa comunale è stata trovata una particola che noi pensiamo essere consacrata”.

E come c’è finita? Mons. Pelvi denuncia la presenza  “di gruppi satanici che girano per le parrocchie e che invece di nutrirsi dell’Eucarestia, la prendono e la trattengono sotto la mascherina o in mano e ne fanno poi usi impropri”.

Ma non è che si tratta di un caso isolato? NO! Il vescovo parla del furto di “una trentina di particole, non dal tabernacolo ma durante le celebrazioni” e di un fiorente commercio delle stesse.

Il monsignore invita quindi alla sorveglianza i fedeli, soprattutto i “sacerdoti che sono diventati un po’ troppo superficiali”. E ricorda agli smemorati chequesto è un sacrilegio.”

Il fattaccio rimanda alla generosità di Nostro Signore che affida il Suo corpo, sangue, anima e divinità alla nostra solerzia nonché  all’indifferenza con cui esso è trattato dagli uomini. Rimanda pure all’imprudenza di dare la comunione in mano senza che qualcuno controlli attentamente che essa venga consumata. Ma fa anche riflettere sulla accondiscendenza degli uomini di chiesa che impongono ai fedeli per conto dello Stato una prassi che vorrebbe essere sanitaria, causa covid.

Ricordiamo ancora la Comunione data con i guanti di lattice nel 2020 e quanto dichiarato (e subito dimenticato) il 10 maggio 2020 dal prof. Filippo Maria Boscia, Presidente Nazionale dei Medici Cattolici e luminare della medicina: ”Per me è più sicura quella sulla lingua rispetto a quella sulla mano. Le mani, come le dicevo, toccano tante cose. Sulla mano in definitiva è più contagiosa. … da medico, credo che la comunione in mano sia igienicamente meno sicura dell’altra”. Poi il guanto “cadde”,  dopo una raccomandazione del 25 maggio della Conferenza delle Regioni e della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità;e così esso  sparì dalla celebrazione delle S. Messe.

Dinnanzi a tanto sconcerto e dolore non possiamo che accrescere il nostro fervore verso la SS. Eucarestia e per il resto speriamo, come conclude il vescovo di Foggia, che “la Madonna ci tenga per mano e ci guidi”.

 

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