Ecco chi è la Beata Maddalena Albrici

“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)

Di Mariella Lentini*

Brunate (Como) è un paese suggestivo chiamato “balcone sulle Alpi” da dove si può ammirare un panorama stupendo: il Lago di Como, le Alpi, gli Appennini, il Monte Rosa, la Svizzera. In questo magico contesto, nel 1415, a Como, nasce Maddalena Albrici, figlia di un ricco nobile. Il cuore di Maddalena è buono. La bambina vede attorno a sé tanta miseria. Le strade sono invase dai poveri che si aggirano affamati. Essi bussano alle porte delle case per elemosinare il pane.

La piccola Maddalena si impietosisce e regala quello che può. Un giorno si trova sola in casa e regala tutte le fave conservate in una madia. Ma quelle fave il padre le ha già promesse a un compratore. Cosa capiterà a Maddalena quando il padre si accorgerà che i preziosi legumi sono spariti?

La bambina prega e si affida a Dio. Miracolo! La bontà di Maddalena viene ricompensata con la Provvidenza Divina che riempie nuovamente di fave la cassapanca. Maddalena diventa monaca ed entra nel Convento di Sant’Andrea a Brunate, dove si segue la Regola di Sant’Agostino. Lascia la città e la sua bella casa per recarsi in un luogo isolato, per raggiungere il quale bisogna percorrere una strada impervia e faticosissima. Nel convento la regola di vita è rigida: pochissimo cibo e riscaldamento quasi assente. Si sopravvive chiedendo l’elemosina.

Maddalena, nata benestante, diventa come i poveri che spesso lei stessa ha assistito. Si narra che un giorno le monache siano rimaste bloccate in convento. È inverno e la neve cade copiosa. Nella dispensa non c’è più nulla da mangiare. Suor Maddalena fa apparecchiare la tavola come sempre e, poi, si mette a pregare. La campanella suona. Quale meraviglia appare quando nell’aprire il portone le monache si trovano davanti un cesto colmo di pane fragrante! Ma dell’anonimo benefattore nessuna traccia. In un’altra occasione, durante un periodo di siccità, manca l’acqua e le monache hanno sete.

Ancora un miracolo arriva in soccorso di Maddalena, diventata badessa del convento: all’improvviso un ciliegio fiorisce e dai suoi rami rigogliosi le suore raccolgono frutti succosi. La monaca assiste anche i malati e con un segno di croce guarisce i loro mali. Quanti disperati salgono da Como fino a Brunate per chiedere aiuto a suor Maddalena! E i miracoli di guarigione del fisico e dell’anima avvengono anche dopo la sua morte (1465).

 

 

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

 

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