Ebrei e islamici rifiutano Gesù Cristo e perseguitano i cristiani
GESÙ È IL SIGNORE E NON CI SONO ALTRI CHE POSSANO PRENDERNE IL POSTO
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Paolo nella sinagoga di Antiochia di Pisidia annunzia che la promessa fatta ai padri, di dare il Messia si è adempiuta. Lo testimonia anche il Battista da tutti conosciuto. Ma i capi lo hanno rifiutato e fatto morire di croce per mezzo di Pilato, adempiendo così le parole dei Profeti.
Si tratta di Gesù di Nazareth, che Dio ha risuscitato dopo la morte. “Egli è apparso per molti giorni a quelli che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, e questi ora sono testimoni di lui davanti al popolo” (At 13,31). In Gesù risorto si realizza quanto è detto nel Salmo secondo: “Mio figlio tu sei. Io oggi ti ho generato” (v.33): parole che costituiscono la sua intronizzazione in cielo. Il suo trono non potrà vacillare, né la sua carne poteva conoscere corruzione.
Gesù è il Signore e non ci sono altri che possano prenderne il posto. Paolo ne aveva sperimentato la presenza e la potenza sulla via di Damasco, quando fu atterrato mentre perseguitava i cristiani. Ebrei e islamici non lo sanno e per questo rifiutano Gesù Cristo e perseguitano i cristiani.
Nelle vicende dolorose la fede vacilla. “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”, ci dice Gesù. Egli domina la scena di questo mondo e ci porta al Padre. Egli solo è la Via, perché nessuno può arrivare a Dio senza di Lui, che è l’Unigenito, la Verità vivente e la Vita. A chi lo ama, egli prepara un posto presso Dio.