Abbiamo visto giornalisti pronti a montare video contro chi si oppone al Ddl Zan

IN PIAZZA UN POPOLO CONTRO L’INTRODUZIONE DEL DDL ZAN

Di Gian Piero Bonfanti

Durante la “giornata internazionale della famiglia”, il 15 maggio 2021, proprio ai piedi della Madonnina, di fronte al Duomo di Milano, si è tenuta la manifestazione contro l’approvazione del Ddl Zan.

Inutile dire che le persone che hanno partecipato all’evento si sono contraddistinte per la loro compostezza.

Si tratta di famiglie e persone preoccupate per l’introduzione di una legge liberticida che andrebbe a penalizzare tutti quanti, anche gli stessi che, seguendo i Fedez di turno, si sbracciano per la sua approvazione.

Voler creare una legge che categorizza delle persone portandole ad un piano di giudizio differente rispetto ad altri vuol dire introdurre una legge che va ad incrinare il principio di uguaglianza, proprio quello che deve essere tutelato con le leggi vigenti. Non esiste infatti una lacuna normativa per questo.

La legge attualmente vigente punisce già i reati per futili motivi, come potrebbe essere per motivi di orientamento sessuale, con le aggravanti previste dall’art. 61.

Non vi sono i motivi per introdurre un’ulteriore legge che di fatto tutela delle persone che si “percepiscono” diverse da altre.

La legge è uguale per tutti, non vi sono delle persone “più uguali delle altre”, altrimenti faremmo parte del romanzo distopico di George Orwell “La fattoria degli animali”.

La manifestazione, che si è svolta sotto qualche goccia di pioggia, ha raccolto la partecipazione di molti politici: abbiamo visto passare il senatore Matteo Salvini, sentito il senatore Simone Pillon ed il senatore Lucio Malan, e molti altri.

Abbiamo potuto ascoltare il professor Massimo Gandolfini del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, il magistrato dott. Pino Morandini del Movimento per la Vita e molti altri esponenti pro life.

Dagli impeccabili organizzatori di Provita e Famiglia sono stati distribuiti bavagli, cartelli e bandierine, con il bellissimo lancio dei palloncini a fine manifestazione.

Maria Rachele Ruiu ha condotto l’evento in modo snello e preciso, riuscendo a dare i tempi giusti a coloro che sono intervenuti.

Non sono mancati i detrattori che, durante la loro avanzata per disturbare l’evento, sono stati intercettati dalle forze di polizia schierate in tenuta anti-sommossa.

Abbiamo anche assistito a tentativi di approccio da parte di giornalisti che cercavano di porre ai presenti domande insidiose, ma nonostante molti non abbiano rilasciato dichiarazioni, siamo convinti che verranno comunque montati video ad arte per cercare di far vedere la pericolosità di chi si oppone al Ddl Zan.

Un popolo “pericolosissimo”, un popolo che urla la parola “Libertà”, un popolo che fa paura con un silenzio che fa un rumore assordante.

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