Il cattolico Miroslav Škoro, l’“Orbán croato”, arriva al ballottaggio a Zagabria

Il cattolico Miroslav Škoro, l’“Orbán croato”, arriva al ballottaggio a Zagabria

IL LEADER DEL MOVIMENTO CATTOLICO “PATRIA” MIROSLAV ŠKORO STA EMERGENDO SEMPRE PIÙ NEL PANORAMA POLITICO CROATO. CANDIDATO SINDACO DI ZAGABRIA, HA OTTENUTO ALLE AMMINISTRATIVE DI DOMENICA SCORSA IL 12% DEI VOTI ED ORA È CHIAMATO A SFIDARE I ROSSO-VERDI DI “POSSIAMO!”, CHE HANNO COMUNQUE UN VANTAGGIO DI OLTRE IL 30% DI VOTI, PER DIVENTARE IL SINDACO DELLA CAPITALE CROATA

Di Giuseppe Brienza

Secondo i risultati ufficiali resi noti nei giorni scorsi dalla Commissione elettorale nazionale croata, i candidati a sindaco di Zagabria che hanno raccolto il maggior numero di voti alle elezioni del 16 maggio sono stati il favorito Tomislav Tomašević, leader di Možemo! (Possiamo!), un movimento di centro-sinistra affine a Podemos spagnolo, con oltre 140.000 preferenze (45,4%) e l’outsider cattolico Miroslav Škoro, votato dal 12% degli elettori. A quest’ultimo, secondo alcuni osservatori, va riconosciuto il merito di aver estromesso dalla partita il socialdemocratico Joško Klisović, un economista molto noto con agganci internazionali, che si è fermato al 7,8%.

Con un programma di riforme e di ricostruzione della città di ben 133 pagine, Škoro ha infatti convinto non pochi di coloro che hanno interesse a far ripartire l’economia civile di Zagabria, il più importante centro finanziario, amministrativo e commerciale del Paese, nel quale abitano ben 800mila persone, il 25% circa dell’intera popolazione del Paese. L’ex cantante folk e leader del movimento “Patria”, che si è totalmente auto-finanziato per la campagna elettorale, ha promesso di rimettere in sesto la città anche dal punto di vista infrastrutturale, dato che gli ingenti danni subiti dal terremoto dello scorso anno sono ancora in gran parte lì. Škoro ha convinto anche nella sua condanna del passato amministrativo di Zagabria, un Comune gestito per vent’anni da una falsa politica «democristiana diventata sinonimo di corruzione e clientelismo» (cit. in Škoro žestoko napao Možemo!, komentirao i Plenkovića: “Nisam ja prvi počeo…”, Jutarnji HR, 19 maggio 2021).

A chi gli fa notare che la partita a primo cittadino sia sostanzialmente chiusa, in considerazione dell’enorme vantaggio con il quale parte il suo contendente, Škoro ha risposto molto chiaramente: «Niente è finito. Io sono l’incubo del signor Tomašević [uno che] arriva nei posti in bici ma due minuti dopo lo si vede in macchina. […] Se vincerà la coalizione Rosso-verde, sarò il primo a congratularmi, ma Tomašević ci deve spiegare quale parte di lui è rimasta verde… Ne parleremo nei prossimi dieci giorni!».

Interpellato dall’agenzia di stampa nazionale Hina, il leader cattolico ha aggiunto che, nonostante il gran lavoro che lo aspetta, è sicuro che «con la fede in Dio e il Suo aiuto», Zagabria avrà un nuovo sindaco «che non sarà né verde né rosso, ma che continuerà la tradizione della città e una politica in accordo a tutto ciò che la democrazia contemporanea ancora significa nel mondo attuale» (cit. in Miroslav Škoro: We Have Achieved Our Goals, We’ll Stop The Left, Total Croatia News, 17 maggio 2021).

Tomašević e Škoro si contenderanno l’elezione a sindaco della Capitale croata alle elezioni per il ballottaggio che si terranno domenica 30 maggio.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments