Preti e laici, terrorizzati dall’infodemia, arrivano a spararle veramente grosse!

SI È APERTO UN DIBATTITO TRA CHI VUOLE FARE PAGARE LE SPESE MEDICHE AI NON VACCINATI IN CASO DI CONTAGIO E CHI, GIUSTAMENTE, RITIENE UNA TALE AFFERMAZIONE DI UNA STUPIDITÀ (NEL SENSO ETIMOLOGICO DEL TERMINE) ESTREMA…

Di Angelica La Rosa

Come è noto un prete, don Paolo Busto, rettore della Chiesa di San Paolo che si trova davanti al municipio di Casale Monferrato, ha avuto la pessima idea di appendere sul portone della Chiesa un foglio con la scritta “Chi non è vaccinato costituisce grave pericolo. Non è gradito in questa chiesa”.

Oltre ad aver disonora il suo ministero sacerdotale (ve lo immaginate Nostro Signore Gesù Cristo con in mano un foglio, scritto in aramaico o ebraico, che avvertiva i malati di starsene lontani?), fatto di cui dovrà rendere conto a Dio per aver scandalizzato i fedeli, le affermazioni del sacerdote (che qualche giorno prima, sul settimanale diocesano che dirige, Vita Casalese, aveva scritto che “chi non è vaccinato mette a rischio la propria salute – e sono affari suoi – ma soprattutto quella degli altri”, e pertanto “non possono, non devono, non possono essere tollerati nella loro pericolosità”) hanno aperto un dibattito, anche tra i fedeli, tra chi vuole fare pagare le spese mediche ai non vaccinati in caso di contagio e chi, giustamente, ritiene una tale affermazione di una stupidità (nel senso etimologico del termine: dal verbo latino stupēre che, nella trasposizione in italiano, ha due accezioni distinte: una riguarda chi è “stupito”, in una condizione cioè d’incapacità o passività, indotta da stupore; l’altra, riferita allo “stupido”, esprime una condizione duratura di “carenza” e “lentezza” nel comprendere) estrema.

Sul web circola un testo molto interessante che dovrebbe essere facilmente leggibile anche da questi preti e laici terrorizzati dall’infodemia e vittime, spesso inconsapevoli, di un ragionamento sbagliato: “io mi sono vaccinato. Adesso lo devi fare pure tu!”, come se tutti, fisicamente, possano permettersi di fare il vaccino…

Come sappiamo le spese mediche sono pagate con le tasse dei contribuenti, di tutti i contribuenti, vaccinati e non. Se si applicasse il ragionamento di quei fedeli e preti che vorrebbero far pagare ai non vaccinati le spese mediche in caso di contagio, per estensione, e coerenza logica, dovrebbero pagare le spese sanitarie anche le persone inserite nel seguente elenco (parziale): i paziente superstiti di incidenti (automobilistico, motociclistico o in bici) in costanza di qualsiasi violazione del codice della strada; gli ospedalizzati a seguito di incidenti in montagna o al mare dovuti a negligenza; le persone in cura per cancro ai polmoni dovuto ad anni di fumo di sigarette; i pazienti con cirrosi epatica dovuta ad abuso di alcolici; chi ha superato un infarto dovuto alla mancanza di attività fisica o a una dieta sregolata, coloro che hanno necessità di cure a causa del consumo di droghe; coloro che devono tenere sotto controllo sanitario il diabete dovuto ad obesità, sedentarietà, etc.; i sopravvissuti al tentato suicidio che hanno avuto bisogno di cure mediche; i malati di AIDS, dovuta a promiscuità sessuale, uso di siringhe infette etc., in cura a carico del Servizio Sanitario Nazionale; le vittime di effetti collaterali da farmaci sperimentali, etc…

Come si capisce da questo non esauriente elenco, l’idea lanciata da qualcuno di far pagare le spese sanitarie a chi “si cerca” qualche problema sanitario, è una sciocchezza!

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