Il Cristianesimo si può conoscere anche studiando Nietzsche?

Il Cristianesimo si può conoscere anche studiando Nietzsche?

“SE AVESSE CONOSCIUTO NELLA SUA VERITÀ IL CRISTIANESIMO”, ARGOMENTA MAURO TONINELLI, “FORSE NON L’AVREBBE COSÌ DENIGRATO”


Di Angelica La Rosa


“Siate fedeli alla terra – Il realismo cristiano nella rilettura di F. W. Nietzsche ad opera di F. Hadjadj”, è un libro di Mauro Toninelli che merita di essere letto (Vedi qui).

Onestamente l’autore scrive che il volume è una interpretazione dell’autore rispetto al pensiero di Fabrice Hadjadi e che Hadjadi non ha letto quanto riportato nelle pagine di questo volume che è il risultato di un ricerca universitario, un lavoro tutto da leggere.

Il perché è presto detto nell’introduzione del libro e scorgendo le prime pagine del testo.

La cultura in cui l’uomo del XXI secolo si trova immerso è il prodotto anche di un certo nichilismo valoriale. Friedrich Nietzsche, con l’annuncio della morte di Dio, ha tentato di mostrare come le concezioni antiche metafisiche e religiose, soprattutto cristiane, non avessero alcun senso nel tentativo di svuotare il mondo di qua in favore di un mondo che sta di là. La soluzione per andare oltre questi nichilismi, fasulli o deboli, è l’oltreuomo e la fedeltà alla terra. Fedeltà al dato materiale che porta oltre l’uomo stesso. Questa è la chiave perché l’uomo si realizzi nell’oltreuomo secondo Nietzsche. Ma non materialismo.

E questa è la chiave con cui Fabrice Hadjadj, filosofo contemporaneo francese, prova a spiegare nei suoi testi, a partire dalla propria esperienza personale, la possibilità che il cristiano sia la realizzazione dell’oltre nichilismo offerto da Nietzsche.

In una forma che strizza l’occhio al lettore, nel tentativo di offrirgli assaggi di filosofia e di pensiero con una certa leggerezza, si snodano i capitoli del libro di Toninelli e il parallelismo tra Nietzsche e Hadjadj.

È noto come Nietzsche abbia accusato il Cristianesimo che ha conosciuto, forse è meno nota la simpatia del filosofo per la figura di Gesù, per il quale simpatizza. Probabilmente se avesse conosciuto nella sua verità il Cristianesimo, argomenta l’autore, “forse non l’avrebbe così denigrato per quella sua visione del mondo che a tratti è vicina al modo e all’uomo cristiano”.

Secondo Toninelli, “la fedeltà alla terra, tanto desiderata e auspicata da Nietzsche, si svela come apertura al sovrasensibile e al trascendente nel pensiero di Hadjadj. È proprio nel profondo della terra che si scoprono i cieli e solo grazie alla fedeltà al dato concreto c’è una fedeltà anche a ciò che lo trascende. Ma non lo nega”.

Hadjadj non nega il pensiero razionale e filosofico di Nietzsche ma lo interpreta fino in fondo, fino a mettere in pratica il suo invito alla fedeltà alla terra per raggiungere l’oltreuomo. Che Nietzsche sia più cristiano di molti cristiani? Da vedere. In queste pagine di Toninelli certo si potrà scorgere una via tracciata dal filosofo tedesco che ha portato Hadjadj al cristianesimo a partire proprio dalla fedeltà a Nietzsche.

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