La legge texana che riduce l’aborto è un segnale di civiltà

ABORTO TEXAS – GANDOLFINI (FAMILY DAY): LIMITE ALLA SESTA SETTIMANA LEGGE DI CIVILTÀ CHE RENDE TUTTI PIÙ CONSAPEVOLI

Di Angelica La Rosa

“Ogni cuore ci interessa, all hearts matter”, parafrasando lo slogan antirazzista possiamo affermare che la legge del Texas che riduce fino alla sesta settimana di gestazione la pratica dell’aborto è un segnale di civiltà. Anche la Corte suprema degli Stati Uniti ha bocciato il ricorso contrario perché è una evidenza scientifica il fatto che alla sesta settimana di vita il battito cardiaco sia già presente. Questa decisione favorirà una maggiore consapevolezza riguardo al valore e alla custodia della vita umana”, dichiara il presidente del Family Day Massimo Gandolfini.

“Indipendentemente dall’età gestazionale, rimane indiscussa la nostra assoluta contrarietà all’aborto e l’impegno culturale perché ogni vita venga tutelata. In riferimento a questa legge facciamo presente che i progressi della radiologia ci hanno dimostrato da decenni che non si tratta di un grumo di cellule come qualche abortista radicale e sprovveduto continua a ripetere. Bisogna poi considerare il boom dell’aborto farmacologico – usato come vero e proprio contraccettivo – con la vendita di migliaia di pillole abortive di ogni tipo, che possono essere prese anche diverse settimane dopo il concepimento. Alla luce di tutto questo restringere i tempi dell’aborto chirurgico allo scopo di tutelare un feto che si è già formato pone un minimo di ordine dentro un far west spesso alimentato dalla mancanza di informazione. Per questo il nostro movimento propone che nei consultori italiani sia sempre offerta alle donne la possibilità di un’ecografia: a chi si appella alla libertà della donna ricordiamo che solo una scelta consapevole può essere veramente libera” conclude Gandolfini.

Roma, 03 settembre 2021 https://t.co/MHpluQUVTZ

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