La vita del beato Bartolo Longo diventa un docu-film

La vita del beato Bartolo Longo diventa un docu-film

NELLE TENUTE DI ALBANO CARRISI È STATA GIRATA QUALCHE SCENA

Di Bruno Volpe

La vita del beato Bartolo Longo (nativo di Latiano, Brindisi) diventa un docufilm prodotto dall’associazione culturale di Latiano “L’Isola che non c’è”. Inutile dire che Bartolo Longo (nella foto all’età di 22 anni) fu colui al quale si deve la erezione del Santuario di Pompei dopo una travagliata conversione, passando dal satanismo alla gloria degli altari. La regia è affidata al salentino Alessandro Zizzo, coordinamento di William Camassa e testimonial di eccezione Albano Carrisi nelle cui tenute è stata girata una parte. Assieme a Jasmine Carrisi, gli attori principali sono: Giuseppe Ciciriello (che interpreta Bartolo Longo), Altea Chionna, Gino Cesaria, Giulia Lippolis, Giovanni Piro e appunto Jasmine Carrisi tutti pugliesi. L’uscita è prevista a ridosso di Natale, il montaggio deve iniziare a breve. Abbiamo rintracciato a Latiano il regista Alessandro Zizzo.

Zizzo, perchè un docu-film su Bartolo Longo?

“Intanto l’idea, che ho fatto mia e che mi affascina è partita dal giornalista Franco Giuliano e dall’associazione “L’Isola che non c’è” che lo ha prodotto. Naturalmente sono molto contento e ho studiato a lungo questo personaggio”.

Che idea ne ha tratto?

“Sono rimasto ammirato e colpito dalla sua sofferta conversione, dal cambiamento avvenuto grazie alla fede. La sua storia è abbastanza nota”.

Fu addirittura un esoterista convinto, bestemmiava contro Dio che dileggiava e diceva cose cattive contro la Chiesa e i santi, poi…

“Poi la conversione, al punto da scrivere la famosa Supplica alla Madonna e volere la erezione della Basilica. Aggiungo che grazie a questa conversione ha trovato la giusta via, possiamo capire così che in ogni creatura, anche quella apparentemente più problematica, esiste il tocco di Dio”.

Quanto tempo sono durate le riprese?

“Quattro giorni, a Mesagne, Latiano, nella casa natale del beato, Brindisi nel locale carcere e nelle tenute di Albano che ci ha ospitati”.

Il noto cantante Albano ha aggiunto: “ho sposato appieno e con entusiasmo questa bella idea, ne sono convinto, bisogna dare messaggi positivi. Non dimentichiamo quanto di buono avviene al santuario di Pompei e in genere le vie di conversione che grazie all’ intercessione della Madonna si hanno nei luoghi mariani”.

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