Il profumo delle relazioni. Riflessioni su se stessi, la coppia e i figli

UN VIAGGIO VERSO LA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ PER TROVARE LA STRADA DEL VERO AMORE

Di Angelica La Rosa

 

Tutti siamo alla ricerca d’amore. È il farmaco più potente che abbiamo per stare bene e sviluppare al meglio la nostra vita. L’amore racchiude la melodia del creato, le note dell’eterno e la sinfonia di tutto ciò che è passato, presente e futuro. Tutto ciò che esiste sotto il firmamento palpita come un cuore innamorato e una pancia vibrante. Il suo profumo ci cattura.

In Il profumo delle relazioni. Riflessioni su se stessi, la coppia e i figli (Edizioni San Paolo 2021, pp. 224, euro 18) l’autore, Salvo Noè (psicologo, psicoterapeuta e mediatore familiare, esperto in processi formativi, specializzato in disturbi d’ansia e depressivi), attraverso un linguaggio semplice ma profondo, spiega come affrontare le dinamiche di coppia, le possibili separazioni, come creare armonia con i figli. Invita a fare un viaggio verso la consapevolezza di sé per trovare la strada del vero amore.

A seguire l’INTRODUZIONE al libro da parte dell’autore

Scrivere questo libro è stata una meravigliosa avventura. Da oltre vent’anni organizzo e conduco corsi di comunicazione, di autostima, di motivazione… Inoltre come psicoterapeuta ho seguito tante persone ferite da relazioni tossiche. Sono stati anni preziosi per la mia crescita personale e professionale.

La voglia di approfondire lo studio dell’essere umano mi ha sempre stimolato. Per quanto ho potuto, ho girato il mondo in cerca di novità, di nuovi modi per affrontare la sofferenza umana. La
mia vita è stata costellata di numerosi incontri, alcuni dei quali mi hanno cambiato l’esistenza. Saggi, maestri, professori e uomini “comuni” che ho avuto l’onore e il piacere di ascoltare. Tutto nella vita è frutto di un incontro. Ma, come sai bene, non tutti gli incontri sono uguali: alcuni lasciano il segno, altri no. Questo dipende non solo dagli altri, ma anche da noi. A volte non siamo pronti ad ascoltare, e allora ci lasciamo sfuggire grandi opportunità.

La vita stessa nasce in virtù di un incontro. Ogni bambino viene al mondo grazie a due persone che si incontrano, si piacciono, stanno insieme, si amano, condividono convinzioni, valori, virtù, e che un bel giorno decidono di fare un figlio. Decidono cioè di far incontrare due cellule per creare una meravigliosa creatura.

Da questa semplice consapevolezza nasce il libro che hai in mano, che infatti parte dall’innamoramento, dall’amore che tutti cerchiamo, per arrivare all’unione, al concepimento di un bambino, “no a culminare – per fortuna non per tutti – nella separazione. Un viaggio a volte pieno di insidie, di ostacoli, che richiede una notevole abilità sia intellettuale sia emotiva.

Questo libro vuole offrire utili spunti a tutti coloro che nell’avventura della vita hanno potuto godere della gioia di innamorarsi, di amare e di diventare genitori. Esso trae origine dai numerosi incontri che ho avuto con gruppi di giovani coppie e di genitori, soprattutto in questi ultimi anni, e dalle domande e dalle riflessioni che mi sono state poste con maggiore frequenza. Con quali competenze ogni uomo e ogni donna si preparano ad affrontare l’evento della nascita? L’amore tra due persone basta a garantire la crescita armoniosa e serena di un figlio? E andando a ritroso: di che cosa ci innamoriamo? Perché ci si sposa? Che cosa bisogna fare quando ci si separa? Queste sono alcune delle domande alle quali cercherò di rispondere. Certo un libro non può essere esaustivo, soprattutto quando parliamo di tematiche così importanti.

Tutti siamo alla ricerca d’amore. L’amore racchiude la melodia del creato, le note dell’eterno e la sinfonia di tutto ciò che è passato, presente e futuro. Tutto ciò che esiste sotto il firmamento palpita come un cuore innamorato e una pancia vibrante. Il suo profumo ci cattura. Quando arriva non ci sono più pensieri, razionalità, convinzioni. Tutto svanisce e improvvisamente ci ritroviamo fra le braccia di qualcosa che conoscevamo già, ma che avevamo dimenticato, qualcosa che ci conduce negli abissi della nostra essenza. L’amore è un sentimento democratico: non fa differenze tra il ricco e il povero, in quanto tutti possono provarlo. E quando l’amore bussa alla porta del nostro cuore, bisogna subito aprirla per permettergli di trasportarci nel mondo paradisiaco dei sentimenti.

Amare ed essere amati costituisce la gioia più grande della nostra esistenza. Infatti, come dice Goethe, dà più forza sapere di essere amati che sapere di essere forti. L’amore è l’unico farmaco che abbiamo a disposizione per diventare celesti, per assomigliare agli dèi: non importa se a volte ci porta a un passo dal baratro, dall’abisso e dalla disperazione. Purtroppo, però, non tutti sono cresciuti circondati dall’amore. Le storie delle persone si intrecciano e a volte creano legami disfunzionali, che portano a mettere al mondo, anche inconsapevolmente, figli non voluti o “figli laccio” che servono esclusivamente a far stare insieme i genitori. Ma per fortuna ci sono anche figli nati dall’amore.

Ogni coppia segue un proprio percorso (a volte breve, a volte lungo), che passa attraverso una serie di tappe, strettamente intrecciate fra loro, che possono essere positive come l’attrazione, il corteggiamento, l’innamoramento, il sesso, il matrimonio, la nascita di figli, e negative come la gelosia, l’infedeltà, l’abbandono, la separazione… È necessario conoscersi profondamente prima di sposarsi o mettere al mondo dei figli. Conoscere se stessi e anche il nostro partner, soprattutto per capire come affronta i momenti di crisi.

È proprio in quei momenti, infatti, che ci si rende conto di chi sta al nostro fianco, perché è di fronte alle difficoltà che ciascuno di noi rivela la propria vera natura. Mettere al mondo dei figli è un gesto di grande responsabilità: per questo c’è bisogno di genitori consapevoli. Occorre sapere a che cosa si va incontro. Eiaculare, fecondare, partorire sono atti che permettono di fare un figlio, ma per essere genitori ci vuole ben altro.

Un’ampia parte di questo libro è dedicata ai figli, e al difficile rapporto con genitori spesso impreparati agli eventi. Ho incontrato migliaia di sguardi, ma sono quelli colmi di tristezza di alcuni bambini che ricordo di più. Non potrò mai dimenticare quegli occhi spenti in cui mi sono imbattuto frequentando le comunità alloggio per bambini abbandonati o con serie problematiche famigliari: bambini che soffrono per la mancanza dei genitori e i cui occhi pieni di lacrime nessuna madre mai asciugherà. L’amore si nutre di libertà e la libertà a sua volta si nutre d’amore. Chi ama si sente libero e solo chi si sente libero può amare veramente. In amore non si può possedere nessuno. Il possesso riguarda a malapena gli oggetti. Una donna un giorno mi disse: “Io ho sempre condannato gli uomini che mi hanno lasciata, non pensando che se si allontanavano c’era un valido motivo. Oggi sono convinta che non si perde nessuno, visto che non si possiede nessuno. Questa è l’autentica esperienza di libertà: avere la cosa più importante della vita, senza possederla”.

L’uomo può volare anche se non ha ali, ma per farlo ha bisogno di trovare dentro di sé la sua libertà. Solo così potrà amare veramente. L’amore è libertà e la libertà la puoi dare se ce l’hai dentro. Se non hai superato i tuoi conflitti, non puoi essere libero e non puoi dare libertà. Se sei incastrato nelle tue cose irrisolte, puoi attivare gelosia ossessiva, invidia, conflitto relazionale. Questo trasforma la storia d’amore in una prigione.

La libertà è il requisito essenziale per stare bene insieme e generare nuova vita. La libertà esiste solo quando è presente il vero amore. Chi si dà il permesso di abbandonarsi totalmente, chi si sente libero ama al grado estremo. E chi ama al grado estremo si sente libero. Quando c’è l’amore non si ama l’amato come un prigioniero, ma per la forza e la libertà che la sua presenza suscita.

I rapporti sono un’arte. Il sogno creato da due persone è più difficile da padroneggiare rispetto a quello creato da un singolo. Per essere felici in due, bisogna che ciascuno mantenga in perfetto stato la propria metà. Cioè ognuno deve occuparsi della propria “spazzatura” e cercare di buttarla via o trasformarla. Se un partner prova a ripulire la “spazzatura” dell’altro, può essere pericoloso. Ognuno deve smaltire i propri rifiuti, altrimenti il rapporto diventa “drogato” e si va verso la dipendenza, che è il contrario della libertà.

In questo libro compare spesso la parola “libertà”. Sì, perché bisogna sentirsi liberi di esprimere la propria individualità, soprattutto con le persone che popolano la nostra intimità. Le scegliamo per sentirci al sicuro. Se non riesci a essere te stesso in presenza dell’amata, significa che non è amore. Se sei costretto a essere falso con il partner, vuol dire che non sei libero. Si comincia a crescere solo quando si diventa liberi. E il processo di emancipazione comincia con i genitori. Sia un atteggiamento timoroso sia un comportamento ribelle faranno rimanere chiusa la porta verso la libertà e l’indipendenza. Si è liberi solo quando non si deve più dimostrare ai propri genitori non solo che hanno ragione ma neppure che hanno torto, perché anche quest’ultimo atteggiamento denota una forte dipendenza nei loro confronti.

Occorre invece riconoscere che da una parte ci siamo noi e dall’altra i genitori, e che ciascuno va accettato per quello che è. Questa indipendenza dai genitori è il punto di partenza per ogni libertà individuale e il principio essenziale per poter amare e procreare. Quando una persona diventa genitore non potrà mai più essere quella di prima. Cambiano le priorità e le responsabilità.

Per essere un buon genitore non esiste un manuale di istruzioni, ma una cosa è certa: solo un genitore “libero” può far crescere felici i propri figli. Ricorda che i figli vengono al mondo per cambiarlo. Guai a educarli come siamo stati educati noi. Accettiamo le loro ribellioni: hanno i loro buoni motivi. I “gli sono “gli del loro tempo, ed è in quello spazio di terra che devono mettere radici e far crescere il loro albero. Un figlio è il sole che sorge all’orizzonte. È la luce che illumina il proseguo della vita. Proprio adesso mi torna in mente la preghiera di un bambino che, sentendosi solo, chiede al Signore la possibilità di vivere come una qualunque televisione.

Signore, oggi ti chiedo qualcosa di speciale… fammi diventare una Tv. Vorrei vivere come la tele di casa mia. Vorrei avere una stanza speciale in cui riunire tutti i membri della mia famiglia attorno a me. Essere preso sul serio quando parlo e diventare il centro dell’attenzione, che tutti ascoltano, senza interrompere o fare storie. Vorrei sentire l’attenzione speciale che riceve la tele quando non funziona. Avere la compagnia di mio papà quando torna a casa, anche se è stanco per il lavoro. Che mia mamma mi cerchi quando è sola e annoiata, invece di ignorarmi. Che i miei fratelli litighino per avere la mia compagnia e che possa divertire tutti quanti, anche se la maggior parte delle volte non dirò niente di importante. Vorrei vivere la sensazione che lascino perdere tutto per passare un po’ di tempo insieme a me. Signore, non ti chiedo molto… solo di vivere come vive qualunque televisione.

Questa preghiera mi ha fatto riflettere molto. In fondo, testimonia il bisogno d’amore di molti bambini. Da qui deriva lo spunto per scrivere questo libro, che analizza il sentimento dell’amore nelle sue molteplici sfumature.

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