“Il voto è un dovere morale. Bisogna votare coerentemente con la propria fede cristiana”

“Il voto è un dovere morale. Bisogna votare coerentemente con la propria fede cristiana”

di Angelica La Rosa

I VESCOVI DELL’ANDALUSIA DANNO IL LORO PARERE SULLE ELEZIONI DEL 19 GIUGNO

I vescovi delle diocesi dell’Andalusia hanno pubblicato un comunicato in occasione delle elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo 19 giugno in quella regione del sud della Spagna.

I presuli ritengono che il voto sia un dovere morale, ma riconoscono che nessun partito è pienamente conforme all’insegnamento della Chiesa e richiamano i principi di non negoziabilità per i cattolici in politica segnati da Benedetto XVI.

A seguire il testo, tradotto in italiano, della dichiarazione dei vescovi delle diocesi andaluse.

Il 19 giugno gli andalusi sono stati convocati per eleggere i nostri rappresentanti nel parlamento della regione. Come nelle precedenti elezioni, e consapevoli dell’importanza del momento attuale e della necessità di esercitare il diritto di voto in modo responsabile, i Vescovi delle diocesi dell’Andalusia vogliono fare appello a una partecipazione responsabile ad esse. Il voto deve essere inteso come un dovere morale, che contribuisce al bene comune e alla configurazione della società in cui viviamo.

Come pastori, noi Vescovi ci rivolgiamo al Popolo di Dio e a coloro che vogliono ascoltarci per offrire elementi di giudizio che aiutino a discernere il voto, sempre dalla libertà e facendo appello alla coscienza.

Siamo consapevoli che nessuna opzione politica è pienamente coerente con l’esperienza cristiana e l’insegnamento della Chiesa. La fede cristiana non è un’ideologia politica. Per questo è necessario discernere tra le opzioni possibili, in coerenza con la comunione ecclesiale e con i principi morali che le sono inerenti.

Ricordiamo quindi che, coerentemente con la fede cristiana, è necessario rispettare il diritto alla vita umana, inviolabile dal concepimento alla morte naturale; riconoscimento, promozione e aiuto alla famiglia, come unione stabile tra un uomo e una donna, aperta alla vita; la tutela del diritto dei genitori ad educare i propri figli secondo le proprie convinzioni morali e religiose, come sancito dalla Costituzione; rispetto della dignità di ogni persona, libertà religiosa, valori spirituali e obiezione di coscienza; difendere e aiutare i più deboli della società, come gli anziani, i giovani, i disoccupati e gli immigrati.

Il voto è un esercizio di responsabilità, un diritto e un dovere morale. Chiediamo al Signore e alla Beata Vergine che queste elezioni contribuiscano a costruire una società migliore nella libertà, nella giustizia e nella pace.

I firmatari del documento, datato 1 giugno 2022 sono Francisco Javier Martínez Fernández, Arcivescovo di Granada, José Ángel Saiz Meneses, arcivescovo di Siviglia, Antonio Gómez Cantero, Vescovo di Almería, José Rico Pavés, Vescovo di Asidonia-Jerez, Rafael Zornoza Boy, Vescovo di Cadice e Ceuta, Demetrio Fernández González, Vescovo di Córdoba, Francisco Jesús Orozco Mengíbar, Vescovo di Guadix, Santiago Gómez Sierra, Vescovo di Huelva, Sebastián Chico Martínez, Vescovo di Jaén, Jesús Catalá Ibáñez, Vescovo di Malaga.

 

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