L’antichissima devozione alla Madonna del Carmine

L’antichissima devozione alla Madonna del Carmine

di Teresa Ales

LA VENERAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA DEL MONTE CARMELO: UNA DEVOZIONE DALLE PROFONDE RADICI BIBLICHE

Siamo soliti sentir parlare di Madonna di Fatima, di Lourdes, Addolorata, di Loreto: tutti appellativi con cui i fedeli cristiani pregano Maria, la Madre di Cristo. Tra questi nomi ce n’è uno molto diffuso con cui la Chiesa Cattolica, invoca la Vergine Maria, la Madre di Gesù e di tutti i cristiani: “Madonna del Carmine” o anche “Beata Vergine del Monte del Carmelo”.

L’etimologia del titolo è da ricercare nel nome stesso del monte “Carmelo”, una catena montuosa lunga circa 39 km sita nella regione di Israele, affacciata sul mar Mediterraneo, dove secondo la tradizione, sostò la Sacra Famiglia tornando dall’Egitto. Il nome “Carmelo” deriva dall’Aramaico “Karmel” che significa “Giardino-Paradiso di Dio”, motivo per cui nella tradizione biblica è da sempre stato considerato “il più bello dei monti”: per tale ragione non è un caso che tutti i conventi Carmelitani abbiano un giardino adiacente. Il Titolo di “Madonna del Carmelo” è uno dei più belli attribuito alla Vergine, proprio perché Lei rappresenta la “realtà” più bella di Dio.

La festa solenne della “Madonna del Carmelo” si celebra il 16 luglio per commemorare un evento particolare. Si narra che, proprio in quella data, il 16 luglio del 1251, la Regina del Cielo, circondata da Angeli e con Gesù Bambino in braccio, sarebbe apparsa in sogno all’inglese Simone Stock (priore generale dell’Ordine Carmelitano). Durante il sogno, la Madonna gli avrebbe consegnato uno “Scapolare” (dal latino scapula, spalla), divenuto più avanti segno distintivo dell’Ordine Carmelitano, rivelandogli i notevoli privilegi connessi al culto. Porgendogli lo scapolare la Madonna gli disse: «Prendi o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito, non soffrirà il fuoco eterno». Lo Scapolare, detto anche “abitino”, è composto da due pezzi di stoffa marrone in lana con l’effige della Madonna, legati da cordicelle o nastri che poggiano sulle spalle. Con la Sua rivelazione, la Madonna promise, a tutti coloro che lo avrebbero indossato e portato per sempre e con devozione, la salvezza dall’inferno, la liberazione dalle pene del Purgatorio, la protezione dai pericoli. La consacrazione alla Madonna mediante lo Scapolare è un invito alla preghiera affinché Lei possa operare come mediatrice per la salvezza eterna e a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta.

La storia della devozione della “Madonna del Carmelo” è legata anche al profeta Elia, il più grande profeta dell’Antico Testamento. Nella Bibbia, secondo il racconto del Primo Libro dei Re, nel IX secolo a.C., nella regione di Israele, Gezabele (di stirpe cananea), moglie di Acab, uno dei re del regno di Israele, propagò il culto del dio Baal. Baal era venerato come il dio della fertilità ritenendo che desse alla terra la capacità di produrre raccolti e agli uomini quella di procreare. Con la diffusione del culto a Baal si distolse il popolo dall’adorazione dal vero Dio, il Dio di Israele. Elia, uomo contemplativo e difensore della fede in un unico Dio, per volere di Dio, si stabilì sul Monte Carmelo, radunò il popolo e lo rimproverò per essersi allontanato da Dio, dal loro Padre. Famosa, nella Bibbia, è la sfida lanciata ai profeti di Baal per dimostrare al popolo chi fosse il vero Dio: «Io sono solo, i profeti di Baal sono 450, ognuno offra un sacrificio al proprio Dio e il Dio che risponderà con il fuoco sarà il vero Dio che dovrà essere adorato». La sfida fu impegnativa, ma il fuoco cadde sull’altare di Elia stabilendo senza equivoci che il Dio di Elia, era l’unico Vero Dio, il Dio di Israele.

Con Elia, il Monte Carmelo divenne luogo di profonda preghiera e di ricerca di Dio. Così Elia e gli altri discepoli attraverso la contemplazione e la vita sul Carmelo ispirarono nuove forme di vita monastica. Su questo monte si sviluppò un’intensa attività religiosa, di forma eremitica. Nei secoli successivi, con l’avvento dell’era cristiana, dopo l’approvazione dell’Ordine da parte del patriarca Alberto di Gerusalemme, a seguito delle apparizioni delle Vergine Maria a Simone Stock, sul Monte fu edificata una chiesetta in onore della Vergine Maria. Lì, i monaci presenti, la elessero come patrona e protettrice venerandola sotto il nome di “Santa Maria del Monte del Carmelo”. Quando i monaci carmelitani furono costretti a lasciare il Monte Carmelo a causa dell’invasione saracena l’Ordine Carmelitano si propagò in tutta l’Europa, e in particolare nel meridione d’ Italia. Tra le tante figure di santi e mistici legati all’Ordine Carmelitano ricordiamo Santa Teresa del Bambin Gesù, Santa Teresa Benedetta della Croce, Santa Teresa D’Avila, San Giovanni della Croce oltre al santo Simone Stock.

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