Squadra scolastica di volley femminile costretta a condividere lo spogliatoio con un trans

Squadra scolastica di volley femminile costretta a condividere lo spogliatoio con un trans

di Angelica La Rosa

LE RAGAZZE DELLA SQUADRA DI PALLAVOLO FEMMINILE DELLA RANDOLPH UNION HIGH SCHOOL DEL VERMONT SI SONO OPPOSTE ALLA PRESENZA DI UN TRANS NEL LORO SPOGLIATOIO. ADESSO SONO SOTTO INCHIESTA…

“È ironico che i rivoluzionari sessuali ci arringano sul fatto che gli uomini siano violenti predatori delle donne, ma diano loro accesso agli stessi uomini che si ‘sentono’ donne”.

Così ha affermato la dottoressa Jennifer Roback Morse, presidente del Ruth Institute statunitense commentando il fatto che i membri della squadra di pallavolo femminile della Randolph Union High School del Vermont si sono opposti alla presenza di una “donna trans” nel loro spogliatoio. Le studentesse hanno spiegato che il trans (maschio biologico) le fissava mentre si cambiavano e faceva commenti inappropriati.

La dottoressa Morse ha osservato che dalla scuola hanno detto alla squadra femminile che lo studente maschio aveva tutto il diritto di essere lì e, incredibilmente, ora stanno indagando sulle ragazze per “molestie” nei confronti del trans, al quale è stato assegnato l’intero spogliatoio mentre alle pallavoliste hanno assegnato come spogliatoio uno stanzino che ha un unico bagno…

“In Virginia l’anno scorso, una ragazza è stata violentata in un bagno da un ragazzo che indossava una gonna. Quando suo padre ha protestato a una riunione del comitato scolastico, è stato portato via in manette. Incidenti simili si sono verificati nelle carceri femminili e nei centri di accoglienza per senzatetto”, ha ricordato la dottoressa Morse.

“Le donne hanno diritto alla privacy e alla protezione dai predatori”, ha sostenuto la Morse. “La lobby Trans Activist afferma che una persona che si autodefinisce trans non può essere un predatore. In realtà non solo stanno negando la biologia ma anche la realtà. Certo, non ogni maschio che dice di essere una femmina è un predatore. Ma certi uomini, che sono predatori, potrebbero usare ‘l’etichetta trans’ per molestare le femmine in situazioni vulnerabili. Qualsiasi stupido può capirlo. Questo sottoinsieme di persone ‘trans’ non ha nulla in comune con l’adolescente confuso che ha una crisi di identità”.

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