Gli effetti del declino della fertilità si fanno già sentire

Gli effetti del declino della fertilità si fanno già sentire

di Angelica La Rosa

IL TASSO DI FERTILITÀ DELLA SPAGNA È 1,24, DELL’ITALIA È 1.3, QUELLO DELLA CINA È UN ANEMICO 1,16. DOVE TROVERANNO QUESTE NAZIONI DOVE TROVERANNO I LAVORATORI DEL FUTURO CHE MANTERRANNO IN VITA LO STATO SOCIALE?

Secondo le Nazioni Unite, la popolazione terrestre raggiungerà gli 8 miliardi intorno al 15 novembre. Ma, a causa del rapido calo della fertilità, la popolazione mondiale potrebbe iniziare a diminuire entro il 2050. “Una volta iniziata la caduta, la discesa sarà rapida, con risultati potenzialmente devastanti”, ha affermato la dottoressa Jennifer Roback Morse, presidente del Ruth Institute statunitense.

La fertilità mondiale è crollata da 4,7 nascite per donna nel 1950 a 2,4 nel 2017, con un calo di circa il 50%. L’attuale tasso di fertilità stimato negli Stati Uniti è 1,78, ben al di sotto del livello di sostituzione di 2,1.

“Con il passare del secolo, gli effetti di quello che chiamiamo Inverno demografico diventeranno sempre più evidenti”, ha spiegato la Morse. “Ma l’impatto si fa già sentire. L’US Census Bureau prevede che entro il 2034, per la prima volta in assoluto, ci saranno più americani con più di 65 anni che con meno di 18 anni. Ciò significa più anziani bisognosi di servizi e meno lavoratori per pagarli. Ciò comporterà un calo delle entrate fiscali e un aumento delle spese per pensioni e assistenza sanitaria. Diventerà anche più difficile trovare lavoratori essenziali. Un anziano potrà si lavorare come aiutante al McDonald’s, ma pochi possono fare altri lavori più o meno pesanti. Molti lavori, infatti, richiedono la forza, l’agilità e l’acutezza mentale che mancano alla maggior parte degli anziani. Mentre il bacino di giovani lavoratori si restringe, vediamo ovunque segnali di richiesta aiuto”.

E se la situazioni sta cominciando a diventare preoccupante negli Stati Uniti dove il tasso di fertilità è di 1,78, cosa dovremmo dire della maggior parte degli stati dell’Europa e dell’Asia. Il tasso di fertilità della Spagna è 1,24, dell’Italia è 1.3, quello della Cina, dopo anni di politica del figlio unico, è un anemico 1,16. Dove troveranno queste nazioni i lavoratori del futuro, non solo la polizia e il personale medico, ma anche gli agricoltori e gli operai, per mantenere in vita lo stato sociale?

“La carenza di nascita sarà la crisi del secolo”, ha spiegato la Morse. “E così pochi ne comprendono le cause e gli effetti. Per i media mainstream si tratta di sovrappopolazione, esaurimento delle risorse e di Carbon footprint (la stima delle emissioni in atmosfera di gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente, calcolate lungo l’intero ciclo di vita del sistema in analisi). I media sono in preda all’ideologia dell’estinzione delle specie. Che dire delle culture umane che scompaiono a causa di una fertilità inferiore a quella sostitutiva? E le lingue che si stanno estinguendo? Italia, Spagna, Giappone e Corea hanno tutti una fertilità molto bassa. Perdere queste culture e queste lingue sarebbe una tragedia molto più grande che perdere il dardo della lumaca, recentemente tolto dall’elenco federale della fauna selvatica minacciata di estinzione”.

 

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