Dittatura sanitaria? Occhio anche a certe fake

di Matteo Castagna

LA PANDEMIA NON È FINITA. E CON ESSA LE POLEMICHE

La pandemia non è finita. E con essa le polemiche. In un’ottica generale possiamo osservare quanto la discussione faccia riempire quotidiani che già vendono poco e rilanciare trasmissioni televisive prive di argomenti accattivanti.

Anche la galassia di internet ha trovato nell’argomento vaccinale una vocazione che tramite alcuni canali a pagamento è divenuta un business, così come la letteratura in materia ha consentito ad esperti improvvisati di gonfiare i loro conti correnti.

Personalmente, non ho mai sentito l’argomento. Ho sempre tenuto un atteggiamento distaccato, che evitasse quell’approccio da tifoso, che anche in alcuni ambienti religiosi fa distinguere tra vaccinati = satanassi e non vaccinati = santi subito o, viceversa, vaccinati = santi subito, non vaccinati = diavolo…

Le motivazioni di diffidenza verso i sieri, fin dal 2020, sono state parecchie. Si è partiti con “l’abbraccia un cinese” per proseguire col “tutti chiusi in casa”, a distanza di sicurezza. La gestione del governo Conte II e Draghi è apparsa, a tratti, improvvisata da una situazione nuova e sconosciuta e, a tratti, grottesca. Il famoso detto del “migliore”: “Non ti vaccini, ti ammali, muori” è stato uno slogan completamente fuori luogo, dal momento che i vaccini, peraltro non sperimentati, non hanno dimostrato l’efficacia dell’immunità nei confronti del Covid-19, semmai il contrario.

Kafkiano è stato il trattamento verso tutte le voci autorevoli fuori dal coro. Penso al Premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, al prof. Giuseppe De Donno, al giornalista controcorrente Mario Giordano, ma anche a tutti coloro (come ha fatto, per esempio, Informazione Cattolica) che hanno documentato situazioni drammatiche, figlie di scelte politiche scellerate o cervellotiche, che hanno prodotto morte e menomazioni, anche permanenti o semplici disagi, evitabili con il solo retto utilizzo della ragione.

Assurdo è stato impedire, de facto, di lavorare a chi non voleva farsi inoculare un prodotto che, oggi, lo possiamo dire, apertis verbis, non ha difeso dal contagio ma forse, come sostiene il mainstream, semplicemente protetto alcune categorie di persone dalle forme più gravi.

Ora, i casi sembrano tornare in salita, ma non c’è più tutta quella pressione e quella corsa alla mascherina ed al chiudere tutto, che ricordiamo bene con Draghi e che ha messo in ginocchio tanti lavoratori, soprattutto autonomi.

Perché? Forse perché non c’è più uno Speranza che voleva curarci con tachipirina e vigile attesa. Forse ci attenderanno nel prossimo futuro, ma il governo ha abrogato, sostanzialmente, tutte le restrizioni. La percezione è che nella ricerca di una via d’uscita dalla malattia si sia prodotta, non certo per accidens, la fortuna delle case farmaceutiche, ma non quella dei malati e si sono trattati i sani da malati e viceversa.

Si potrebbe continuare con molti esempi di mala gestio, di impreparazione, di inadeguatezza gestionale, di consigli cervellotici e assurde iniziative, che nel complesso hanno creato una nuova categoria (professionale?) rappresentata dalle virostar e una materia un po’ accantonata negli ultimi decenni, costituita dalla fede nel “Dio-Scienza”, addirittura a scapito del buon senso comune.

Fin qui è difficile non concordare. Parliamo di fatti acclarati e sotto gli occhi di tutti, dai quali abbiamo imparato che affidarsi in maniera acritica non è un modo corretto di vivere.

Occorre utilizzare il retto discernimento e la propria esperienza per prendere le decisioni che includono la salute, così come il lavoro, le attività quotidiane, ottimizzando le priorità e scartando le idiozie, da qualsiasi parte vengano.

La narrazione pandemica è diventata un’autentica telenovelas. Anni di sbrodolamenti di ogni genere a canali unificati. Internet stracolmo di tutto e di più.

Ho notato, ma potrei ovviamente sbagliare, che pare essere nata anche una nuova narrazione a scopo di lucro, costituita da una sorta di anti-mainstream che nel tempo ha fatto credere che sarebbe giunto il momento dell’Apocalisse, la fine del mondo, la certezza della morte o giù di lì…

Alcuni hanno diffuso la convinzione che ogni virgola che provenga dalla bocca della Bill Gates Foundations oppure da altre lobby internazionali o dal World Economic Forum sia, automaticamente, legge e programma dello Stato, che ci vorrebbe tutti al cimitero. Su certe affermazioni molti canali YouTube ci hanno guadagnato, come ci hanno guadagnato certi scientisti.

“Dittatura sanitaria” attrae e spaventa. Ricorda tempi bui. Sbandierarla fa sentire ribelli… anche certi terrapiattisti e ufologi, sètte e psicotici, ipocondriaci e analfabeti funzionali, complottardi cronici o indo-buddisti, persone che vedono massonerie anche sotto la tazzina del caffè…

Certe affermazioni hanno fatto pigliare anche qualche voto a chi sa giocarsi queste categorie umane con maggior intelligenza…

Riflettendo sulla vaccinazione obbligatoria storicamente in Europa, l’obbligo è nato all’inizio dell’Ottocento, dopo che Edward Jenner (1749-1823) scoprì il vaccino contro il vaiolo. In Italia, le vaccinazioni obbligatorie sono quelle contro la difterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l’epatite B (1991).

Il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone fu tra i primi ad applicare un programma di vaccinazioni di massa tra le popolazioni di Palermo e Napoli, nel 1801. Nello Stato Pontificio, il card. Ercole Consalvi emanò un decreto datato 20/06/1822 in cui istituì una Commissione di Vaccinazione per l’inoculazione del vaccino in tutto il territorio. Il Papa Leone XIII la rese facoltativa, ma mai la considerò immorale.

L’equilibro, dunque, è l’elemento essenziale per ovviare sciocche esagerazioni scientiste e imbrogli propagandistici a scopo di lucro, mantenendo la calma ed ovviando all’isteria collettiva di questi ultimi anni.

A proposito, sapete chi ha inventato il green pass? Fu Papa Gregorio XVI (1831-1846) a seguito di una epidemia di colera che dilagò nel 1830, prima dell’invenzione del vaccino. Egli organizzò quella che alcuni chiamerebbero oggi una “severa dittatura sanitaria” a base di sbarramenti sanitari controllati da militari, che impedivano di oltrepassare i confini. C’era la quarantena di almeno 14 giorni e c’erano i “passaporti sanitari” per poter circolare. Furono sospese tutte le feste religiose e ogni tipo di assembramento. Venne istituita una “Commissione straordinaria di pubblica incolumità”, che potremmo paragonare all’odierno CTS (Comitato Tecnico Scientifico), presieduto, non dal prof. Franco Locatelli, ma dal card. Giuseppe Sala. La violazione delle norme prevedevano fino all’ergastolo e alla pena di morte. Naturalmente, è corretto rilevare che non possiamo paragonare la percentuale di mortalità dovuta al colera con quella legata al Covid. Quest’ultimo è stata almeno trenta volte inferiore…

 

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Complimentandomi con l’autore per la sua convinzione di avere, dopo tre dosi di siero genico sperimentale, il sistema immunitario intatto, gli ricordo il divieto morale assoluto di sottoporsi a questa inoculazioni a causa dell’uso di cellule di feti abortiti. Inoltre sarebbe bene fare i nomi dei personaggi da lui additati al pubblico ludibrio come manipolatori “no vax”: troppo comodo e vile sparare nel mucchio. Ottima la frase “la violazione delle norme prevedevano”, con soggetto singolare e verbo plurale. Dire che l’inventore del “green pass” fu Gregorio XVI e paragonare il card. Sala a Franco Locatelli è un tocco di classe: peccato che il lasciapassare verde di Draghi-Speranza fosse del tutto arbitrario e vessatorio, dato che i sieri magici non hanno mai protetto né dall’infezione né dal contagio. Straordsinario anche il silenzio sulle reazioni avverse, financo mortali, talchè l’inocularsi il siero è stato legittimamente paragonato alla “roulette russa”..

Ci sono delle analisi che si possono fare sul sistema immunitario. Io le ho fatte. E dimostrano che il mio è identico a prima. Perché fare i nomi? Sono talmente pochi che ciascuno capisce. Come sempre ti manca, tra l’altro, pure il senso dell’umorismo. Il fanatismo acceca.

Il lettore Franco Damiani merita una risposta. È un plauso e un ringraziamento perché è riuscito ad utilizzare al meglio le argomentazioni oggetto della mia critica, nell’ottica da me indicata.
Chapeau.

Grazie a Dio in campo cattolico ci sono anche figure come Mons. Viganò, don Floriano Abrahamowicz e don Curzio Nitoglia, nonchè rivste come “Chiesa Viva”, che forse è preferibile ascoltare e leggere.

Per fortuna sono gli unici con posizioni in materia da fanatici no vax. Nessuno ti obbliga a leggere la loro fantascienza. Vai la’. Qui nessuno ti invita. O anche dal preti no vax hai qualche problemino di frequentazione?

Mi limito a commentare alcuni passaggi: chi consuma quello che viene prodotto, se non ci sono i consumatori? Il problema per chi comanda non è di aumentare il numero di pezzi venduti, anzi è il contrario, produrre costa e non crea ricchezza come la finanza. Il bene comune (con tanto di riferimento a San Tommaso d’Aquino) , vorrei riportare il Vangelo di San Giovanni 11, 45-53, anche in questo caso il bene comune è superiore all’individuo? Faccio ammenda per il termine individuo.
Se vogliamo essere onesti, c’è un precedente a Gregorio XVI, i veneziani applicava la quarantena, ma prima di loro esisteva in Mesopotamia nel XVIII sec. A.C, poi la troviamo nel Levitico e nei Numeri, questo per fare degli esempi.

Sarebbe anche interessante sapere chi avrebbe sostenuto l’illiceità “di principio” dell’obbligo vaccinale. Ma come si fa a paragonare autorità cattoliche pienamente lefgittime a membri di un governo ferocemente anticattolico e antiumano come quello di Draghi e Speranza, sostenuto oltretutto nelle sue decisioni dalla psudochiesa conciliare, quella della “vaccinazione atto d’amore”? Complimentoi Castagna, dal sedevacantismo all'”una cum” vaccinale con Bergoglio!

Egregio Damiani,
Io ero, sono e resto sedevacantista, non una cum Bergogkio. Non vado a “messe” nuove dal 1999. Neppure per cantare. Il tuo commento qualifica, come sempre, quel che la tua bocca esprime. La verità storica è quella che ho detto. Io, vaccinato con 3 dosi Moderna, mai ammalato di Covid e avulso da pseudo teorie da fantascienza

InFormazione cattolica in tema di pandemia ha fatto ciò che pochi altri hanno avuto il pregio di fare: informare i lettori sulle evidenze scientifiche emerse e pubblicate dalle più autorevoli riviste scientifiche internazionali. Ciò grazie agli articoli e alle interviste al dottor Raffaele Cerbini, che ringrziamo. Sulla questione vaccinale la nostra linea è stata chiara: libertà di scelta sui vaccini e rispetto delle libertà costituzionali (art. 32) e convenzioni internazionali e questo per il semplice motivo che non si può affossare economicamente una nazione e costringere alla vaccinazione con un medicinale sperimentale, dagli effetti e dalla efficacia incerta, la popolazione – oltretutto mediante ricatto: o ti vaccini o non lavori – per contrastare una malattuia la cui mortalità e pericolosità, specialmente se opportunamente curata, è inferiore all’1 per cento. Ben diverso il caso delle epidemie passate, con tassi di mortalità a due cifre. ma non è stato questo il caso

Egregio Licciardi,
sono d’accordo sulla linea prudenziale condotta dal giornale. La questione inerente i numeri dei decessi per Covid hanno una diretta proporzione coi morti per effetti avversi.
Perciò non era mio intento parlare di numeri del contagio, quanto di confutare tutti quei poverini che ritengono le chiusure e i passaporti sanitari come degli elementi da Stato di Polizia o da dittatura. Inoltre i fatti confutano tutti coloro che hanno passato due anni a terrorizzare la gente sul green pass modello controllo sociale per i prossimi anni. Sappiano, e lo ricordino, che il green pass è stato abrogato.

Ringrazio il dott. Licciardi per la precisazione sulla linea del sito, ben diversa dallo sgangherato articolo del sig. Castagna. Noto che il vizietto di associare un soggetto singolare (“la questione”) a un predicato plurale (“hanno”) è ahimè radicata in “uno dei pensatori cattolici più in vista” (ipse dixit).

Consiglio all’autore di leggersi gli articoli sugli effetti avversi del cosiddetto vaccino Moderna e di ringraziare il Signore se finora non ne è stato vittima anche lui. Constato che su tali effetti, sull’uso di feti abortiti e in genere sulla valutazione morale del sottoporsi a tale inoculazione (c’è un intero volume curato da Massimo Viglione, “Mors tua vita mea”. con interventi di specialisti di molte discipline) non sa che rispondere, mentre sulle persone che attacca non ha il coraggio di fare neanche un nome. Gli ricordo che i “terrapiattisti”, cioè chi ha deciso di mantenere la sovranità sul proprio corpo, tempio dello spirito, anziché piegarsi al diktat di un ministro comunista e transumanista, sono in Italia sei milioni e settecentomila. Sul suo tono sgarbato e astioso nulla da dire perché da sempre fa parte del personaggio. Mi chiedo infine perchè un sito che considera Bergoglio “l’unico Papa” trovano posto gli articoli di un (sedicente?) sedevacantista..

Come volevasi dimostrare. Il lettore Damiani scambia l’ironia e il sarcasmo con l’astio. Io non perdo tempo con l’astio verso chi merita, a mala pena, qualche risposta alle peggiori castronerie. E solo per carità cristiana verso gli altri lettori. Sedicente sedevacantista è un giudizio temerario grave. Soprattutto rivolto a me, che lo sono senza ombra di dubbio. Scrivo qui da anni ogni settimana perché i miei articoli sono molto apprezzati e fanno moltissime visualizzazioni. Chi sei tu, che credo non abbia mai scritto neanche un opuscolo, per venire a sindacare decisioni redazionali? Un giornalista scrive dove gli pare. Una redazione non è una setta. E, comunque, anche con la seconda tranche di risposte hai dimostrato che le tue “argomentwzioni” si ritrovano proprio nelle categorie oggetto della mia critica. Sei riuscito nell’impresa di dimostrare di saper parlare come il fanatico no vax, di cui pretendi (??) che io faccia i nomi….Ma è tuo stile cercare polemiche o attacchi personali. Io voglio far ragionare, non additare questo o quello, nei miei articoli. Il contenuto può essere condiviso o meno. Mi interessa che gli scritti come i miei libri raggiungano il maggior numero di persone. Non ci lamentiamo…
Infine, non mi pare cortese criticare la redazione pubblicamente per refusi o errori. Non credo abbia necessità del prof con la matitina rossa.
Quanto alla mia serietà, poiché non conosci i rapporti che ho con Amato e Trabucco, ti consiglio di tacere e di non parlare a sproposito. Ti spiego: non è necessario concordare su tutto, non siamo una setta. Infine, le tue stucchevoli argomentazioni non combaciano con quelle dei sacerdoti che il tuo tesismo dovrebbe seguire. Manco i preti di cui ti sei sempre dichiarato seguace ti seguono….fate voi…

Ah, un’ ultima postilla: “telenovelas” è plurale.

Postilla: Damiani e tutti i fanatici no vax ringrazino Dio di non aver contratto il Covid, di non esser finiti in terapia intensiva e poi al cimitero, come avvenuto a persone che conosco. Vaccinate e non vaccinate.

Onore comunque a Paolo Borgognone, Sara Cunial, Francesco Toscano, Alessandro Meluzzi, Massimo Citro, Stefano Montanari, Diego Fusaro, Roberto Agamben, Massimo Cacciari, Fabio Duranti, Alessandro Meluzzi, Massimo Mazzucco, Roberto Quaglia, Margherita Furlan, Silver Nervuti, Stefano Burbi, Enrica Perucchietti, Luca Marini, Francesco Benozzo, Enrico Montesano, Gianni Rivera, Francesca Donato, “Weltanschauung Italia”, Tiziana Alterio, Uriel Crua, Maurizio Blondet, Gianluca Marletta, Enrico Galoppini, Mariano Bizzarri, Silvana De Mari, Stefano Puzzer e ai tanti e tanti altri che in questi tre anni si sono battuti per la verità e per la giustizia. Tra questi anche sue persone che il sig. castagna dovrebbe conoscere abbastanza bene: Gianfranco Amato e Daniele Trabucco. Entranmbi sono tra i collaboratori del libro curato da Viglione. Se fosse una persona seria, anzichè insultarli anonimamente l’articolista si inchinerebbe davanti a loro.

Dov’è finito questo brano? “Seppur nei grandi numeri parliamo di una minoranza rumorosa, che è stata convinti (sic!) dai contro-virostar, da certi professori universitari, da scrittori spiantati, politici senza arte né parte, ecclesiastici decaduti, personaggi improbabili, comici dimenticati, filosofi sbiaditi, blogger di basso rilievo, che sarebbe giunto il momento dell’Apocalisse. La fine del mondo. Il controllo di massa. La certezza della morte o giù di lì nella fiala del vaccino”.

Molto più semplicemente: se un intruglio sperimentale viene iniettato a forza, senza prescrizione medica, su persone sane, e anche su una sola di loro provoca la morte o gravi conseguenze permanenti, chi è sano di mente: chi se la inocula, anche per tre o quattro volte, o chi si rifiuta di farlo?

Evidentemente per il Damiani, nel mondo ci sono miliardi di persone non sane di mente. Si salvano solo i fanatici no vax. Curioso.