di Bruno Volpe

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MONSIGNOR FRANCESCO SAVINO, VICE PRESIDENTE NAZIONALE DELLA CEI: “NON HO TIMORE A DIRE CHE IN QUESTO NAUFRAGIO DIO È MORTO ASSIEME ALLA PIETÀ E AL SENSO DI ACCOGLIENZA

“In quel naufragio sono state sconfitte umanità e civiltà, basta con queste stragi”: lo dice in questa intervista che ci ha concesso Monsignor Francesco Savino, Vice Presidente Nazionale della Cei, che è stato sul luogo del naufragio e si è inginocchiato davanti alle bare.

Eccellenza Savino, per quale motivo si è recato su quella spiaggia?

“Ci sono andato nella mia qualità di Vice Presidente Cei, non di vescovo del luogo ovviamente. Ho voluto esserci per testimoniare con la mia presenza il dolore, lo sgomento ed anche per certificare tristemente che in quel naufragio sono state sconfitte sia l’umanità che il senso di civiltà, quel valore dell’accoglienza che ha sempre contraddistinto il popolo italiano e che è insito in esso. Eppure noi siamo stati nella nostra storia, un popolo di migranti”.

Lei ha pianto e si è inginocchiato…

“Ho sentito di fare quel gesto. Su quella spiaggia Gesù ha pianto di nuovo, abbiamo rivisto Cristo crocifisso. Non ho timore a dire che in questo naufragio Dio è morto assieme alla pietà e al senso di accoglienza. La pazzia è che si poteva e doveva evitare”.

In che senso?

“Frontex aveva dato l’allarme ad esempio. Ma non è questo il punto quanto una visione che anche in politica sta prevalendo . Ovviamente nel rispetto della sana laicità dello Stato dobbiamo rispettare il governo legittimamente eletto dagli italiani, tuttavia non è fuori di luogo discutere della validità e dell’efficacia di certi decreti. Come dice la Scrittura e in particolare il profeta Isaia per amore di Sion io non tacerò. Intendo dire che il decreto o meglio i decreti sulle ONG non mi convincono e che bisogna recuperare in fretta il primato delle coscienze. Ci si dimentica che il fenomeno delle migrazioni è sempre avvenuto e che in fin dei conti il meticciato non è un fatto negativo, ma persino una risorsa. La domanda è: se Frontex ha datto l’allarme, perchè non ci si è mossi ed è intervenuta solo la Guardia di Finanza? Tra l’altro questo naufragio non riguarda le solite rotte dalla Libia, ma dalla Turchia e ci pone davanti al problema dei rapporti con quel Paese. Bisogna finirla di giocare sulla pelle e con la pelle delle persone. Sulla spiaggia di Crotone è morta la speranza, come dicevo prima Dio è morto e Gesù è stato nuovamente crocifisso. Una strage che si poteva evitare. La lezione che vale per il futuro: Europa batti un colpo e vieni in soccorso evitando chiacchiere, ma con i fatti. L’Italia non può essere lasciata da sola e questi morti innocenti pesano e girdano vendetta davanti a Dio”.