di Emanuela Maccarrone

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MA DOVE SONO ANDATI A FINIRE I DIRITTI UMANI?

Un’attrice comica è apparsa nel programma spagnolo ‘Està passant’ travestita da Virgen del Rocío e con in braccio una bambola che rappresentava Gesù Cristo.

La donna si è sottoposta a una sorta di ‘intervista-gag’ rispondendo a delle domande sulla vita sessuale della Vergine Santissima, facendo dell’ironia sulle tradizioni cattoliche e flirtando con gli intervistatori, il tutto accompagnato da risate.

La parodia ha suscitato l’indignazione non solo dei Vescovi dell’Andalusia e della Catalogna, ma anche la reazione degli avvocati della ‘Fondazione spagnola degli avvocati cristiani’ che hanno sporto denuncia contro la televisione pubblica catalana, oltre all’aver pubblicato nel loro sito ufficiale una petizione per chiedere l’annullamento del programma televisivo.

“La televisione pubblica deve rispettare tutte le credenze, mantenendo la neutralità religiosa che le corrisponde e rispettando i sentimenti dei credenti, non offendendo con questo tipo di ‘gag’ che superano il senso dell’umorismo e la dignità della fede di tante persone”. È quanto si legge nel documento dei Vescovi.

Gli avvocati della Fondazione hanno accusato la televisione pubblica catalana di aver urtato, nuovamente, la sensibilità di migliaia di cristiani soprattutto se si considera che la trasmissione è andata in onda nella Settimana Santa, periodo dell’anno particolarmente caro ai cristiani.

“Non possiamo permettere che le nostre tasse continuino a sovvenzionare questo tipo di programmi! Ecco perché abbiamo lanciato questa campagna per chiedere a Xevi Xirgo, Presidente del CAC (Consiglio Audiovisivo della Catalogna) di cancellare questo programma per aver danneggiato i sentimenti religiosi di migliaia di cristiani nel nostro Paese”, hanno riferito gli avvocati cristiani.

A esprimere il proprio sdegno con un comunicato è stato anche il ‘Forum dei Laici di Spagna’, che riunisce i credenti impegnati nell’apostolato laicale.

“Alziamo la nostra voce indignata di protesta e il nostro atto di riparazione per il dispetto trasmesso in un programma di televisione in piena Settimana Santa contro la Vergine Maria, Madre della Chiesa e nostra. Non è così che si costruisce una società aperta e plurale”.

Disapprovazione è stata manifestata anche dal mondo politico. Come ha riportato il giornale spagnolo ‘Religion en Libertad’, tra i vari politici è intervenuto anche il portavoce nel Parlamento andaluso di Vox, Manuel Gavira, che ha dichiarato: “è un reato che il denaro pubblico venga utilizzato su TV3, con il pretesto del falso umorismo, per prendere in giro gli andalusi e mancare di rispetto ai cattolici e ai devoti della Virgen del Rocío”. Il politico ha chiesto, oltre alle “scuse e una rettifica” da parte di TV3, anche la chiusura del canale pubblico.

Il deputato autonomo Ramon Espadaler ha considerato la parodia come un attacco “alle convinzioni più intime di tante persone che superano i limiti dell’umorismo. Dov’è la laicità positiva, con lo stesso rispetto per il credo e il non credo?”.

A quanto pare l’umorismo è l’arma con la quale le società contemporanee occidentali manifestano la propria intolleranza verso il cristianesimo? La fede cattolica non è imposta a nessuno, tuttavia l’insofferenza ostinata verso il cattolicesimo è preoccupante, poiché è l’espressione della perdita del rispetto dei diritti umani, tra i quali la libertà di religione, che manifesta un Occidente che sta miseramente regredendo.