Giovanni Battista Sidoti: l’ultimo missionario nel Giappone Tokugawa

di Paola Liberotti

LA VITA DEL VICARIO APOSTOLICO DEL GIAPPONE, QUASI SCONOSCIUTO IN ITALIA, MA MOLTO NOTO NEL PAESE DEL SOL LEVANTE, DOVE I CATTOLICI LO CONSIDERANO UN MARTIRE, È STATA AVVINCENTE

Si terrà il prossimo lunedì 17 aprile a Roma alle ore 17, nell’aula 105 dell’Edificio Marco Polo (Circonvallazione Tiburtina 4) l’incontro “Giovanni Battista Sidoti: l’ultimo missionario nel Giappone Tokugawa”: partecipa all’evento don Mario Torcivia, teologo, nonché autore della biografia del religioso.

La vita del Vicario Apostolico del Giappone, quasi sconosciuto in Italia, ma molto noto nel Paese del Sol Levante, dove i Cattolici lo considerano un martire, è stata avvincente: Sidoti (Palermo, 22 agosto 1667 – Tokyo, 27 novembre 1715) fu l’ultimo missionario europeo dell’età moderna che riuscì a mettere piede in un Paese allora chiuso al resto del mondo.

Già sacerdote, si trasferì a Roma dove si laureò in utroque jure per poi, spinto da zelo missionario, farsi inviare in Giappone da Propaganda Fide. Nel 1708, però, venne arrestato e trasferito prima a Nagasaki e poi a Tokyo, dove venne interrogato dal neoconfuciano Hakuseki Arai, consigliere dello shogun, il quale poi raccolse in un volume tutte le informazioni ricevute dal missionario. Nonostante il rispetto che Sidoti si era guadagnato, venne messo a morte insieme con i due servitori che gli erano stati assegnati, Chosuke e Haru, quando divenne nota la loro conversione al Cristianesimo: le sue ossa sono state ritrovate a Tokyo nel 2014.

 

Per un approfondimento su Giovanni Battista Sidoti e sul Giappone Tokugawa VEDI QUI.

 

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments