Torniamo al sacro e rendiamo il giusto onore al nostro Re!

di Eleonora Bonfanti

IL RE SULLA SEDIA DA GIARDINO

Qualcuno di voi riesce a immaginare un re seduto su una di quelle sedie bianche da giardino? Una di quelle scomode seggiole in plastica, impilabili, che si trovano un po’ ovunque perché abbastanza economiche? Riuscite per un momento a raffigurarvi un sovrano, con tanto di corona e scettro, accomodato su un trono simile?

É un’immagine che sicuramente porta con sé dell’assurdo, eppure non c’é bisogno di fantasticare. Abbiamo tutti visto girare in rete le terrificanti immagini provenienti dalla tristemente nota GMG che si é appena conclusa a Lisbona.

Al di là dei video raccapriccianti che mostrano una Via crucis animata da maschere anti-gas e corredata di coreografie alquanto discutibili; al di là del prete che fa ballare i giovani a tempo di techno scandita dalla voce di  San Giovanni Paolo II; al di là dei discorsi incentrati più sull’ecologia che sull’apostolato; al di là di tutto ciò, la cosa che fa più rabbrividire é il trattamento che é stato riservato a Nostro Signore Gesù Cristo nell’Eucaristia.

Se è così assurda l’immagine di un re seduto su una sedia in plastica, tanto più dovrebbe farci inorridire la vista del Re dei re adagiato in una ciotola dell’Ikea coperta da una pellicola trasparente (cosa che tra l’altro  fa tornare  alla mente il periodo covid, durante il quale si distribuiva la Santa Comunione per mezzo di irriverenti guanti in lattice). Dovremmo sbiancare anche solo a considerare di poter collocare in una vaschetta di alluminio, come se fosse un tiramisù, il Re del Cielo e della terra, Colui che ha a disposizione tutte le schiere angeliche.

Abbiamo presente di Chi stiamo parlando? Egli é più di un re: é il nostro Gesù!! É Colui che proprio tramite l’Eucaristia si sta donando completamente a noi: corpo, sangue, anima e divinità. É Colui che é morto sul Calvario e che *continua a morire* in ogni Santa Messa per salvare ognuno di noi. Qual é la nostra risposta d’amore al suo amore infinito? Quale atteggiamento assumiamo davanti a una dimostrazione d’affetto simile? Quale indifferenza si riserva oggi all’Eucaristia!! Si sta perdendo qualsiasi sensibilità al sacro, all’infinito e all’eterno. C’é da chiedersi se ancora oggi si abbia fede nella reale presenza di Gesù nella piccola ostia bianca che molti portano alla bocca senza alcuna riverenza, come se fosse un cioccolatino.

Mi viene da confrontare le immagini di Lisbona con la vicenda raccontata dal Venerabile Fulton Sheen: egli diceva di avere come modello una piccola di nome Jia Li. Quando i comunisti avevano preso il potere in Cina, arrestarono un prete ed entrarono in chiesa, profanando il tabernacolo e gettando a terra le ostie consacrate. Una bimba, che aveva assistito alla scena, tornò la sera stessa, fece un’ora santa di preghiera e un atto di riparazione. Poi si inginocchiò e, chinandosi in avanti, con la lingua ricevette Gesù nella Santa Comunione (sapeva, infatti, che solo ciò che é consacrato può toccare Nostro Signore e che quindi non poteva raccoglierlo con le mani). Ella tornava ogni sera, facendo l’ora santa e ricevendo Gesù sulla lingua. La trentesima notte, per sbaglio, fece rumore e attirò l’attenzione della guardia, che le corse dietro e la uccise. La bimba insegnò al vescovo Fulton Sheen il vero valore e lo zelo che si deve nutrire per l’Eucaristia… e noi? Quale cura riserviamo a ciò che di più prezioso abbiamo?

Riportiamo, per concludere, l’ordinamento generale del messale romano, nei punti in cui si fa riferimento ai vasi che contengono l’Eucaristia: “I vasi sacri siano di metallo nobile. Se sono costruiti con metallo ossidabile o meno nobile dell’oro, vengano dorati almeno all’interno” (n. 328); “A giudizio della Conferenza Episcopale, con atti riconosciuti dalla Sede Apostolica, i vasi sacri possono essere fatti anche con altre materie solide e nobili, secondo la comune valutazione di ogni regione, per es. ebano o altri legni più duri, purché siano materie adatte all’uso sacro. In questo caso siano da preferire sempre materie che non si spezzino o si rovinino facilmente. Questo vale per tutti i vasi che sono destinati a custodire le ostie, come la patena, la pisside, la teca, l’ostensorio e altri vasi analoghi” (n. 329).

Torniamo al sacro e rendiamo il giusto onore al nostro Re!

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Purtroppo, come pubblicato da Il Timone e riportato anche da Informazione cattolica, 7 praticanti su 10 non credono alla reale presenza di Cristo nella particola e non sanno cos’é la transustanzazione. E mi sa che in questa percentuale vi sono tanti preti, vedendo come impartiscono l’Eucaristia. Anche a Lisbona

La ragazza che ballava sul palco sembrava una posseduta e con tanti Vescovi non c’é ne stato uno che se ne sia accorto o intervenuto 🔥🔥🔥