Il grimaldello usato dall’ideologia oggi dominante in Occidente

di Eugenio Capozzi

SENZA IL CONFLITTO DELLE IDEE E DEGLI INTERESSI LA SOCIETÀ DIVENTA UN CIMITERO E UNA TIRANNIDE

Il grimaldello usato dall’ideologia oggi dominante in Occidente per affermare la libertà totale di pensiero ed espressione e contemporaneamente negarla con la censura e la demonizzazione è il seguente: tutte le opinioni sono lecite, ma alcune sono offensive e pericolose, quindi vanno limitate. E quali sono le opinioni offensive e pericolose? Tutte quelle diverse dall’ideologia dominante.

È un circolo vizioso autoritario e totalitario dal quale non si esce, se non si conviene una volta per tutte che, come recita il saggio detto napoletano, “chi si offende è fetente”: la presunta offesa è in realtà la pretesa tribalistica e corporativa di gruppi autocostituiti di avere uno status giuridico e istituzionale speciale rispetto a tutti gli altri membri della società. Tale pretesa è la forma peggiore di offesa, questa sì, all’eguaglianza e al diritto.

In quanto poi alla pericolosità, a parte l’istigazione a delinquere, già ampiamente normata, l’unico pericolo per le società libere è reprimere quella che Einaudi chiamava “la bellezza della lotta”, il conflitto delle idee e degli interessi senza il quale la società diventa un cimitero e una tirannide.

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Libertà di espressione…x tutti quelli che “non ci contraddicono”, xché ” noi abbiamo sempre raggione. Si chiama dittatura, tentata da quelli del ” mondo al contrario.
Nel libro vengono descritti benissimo.
Da leggere.