C’è chi si vanta della “liquidazione” di civili

di Lorenzo Capellini Mion

QUELLE CAMPAGNE DI UCCISIONE IN UCRAINA GUIDATE PIÙ DALL’IMPETO CHE DALLA LOGICA

“All’interno del programma di assassinio dell’Ucraina I suoi agenti sono diventati esperti nella vendetta oscura.
Ma alcuni temono che manchi una strategia chiara”. Così ha scritto recentemente il “The Economist” parlando con l’ex capo della SBU Valentin Nalyvaichenko e con diversi funzionari della 5a direzione, che si occupa degli omicidi politici.

L’unità dal 2015 spara, fa saltare in aria, impicca e avvelena persone che le autorità chiamano collaboratori (con il nemico).

Nell’intervista Nalyvaychenko afferma che la leadership ucraina ha deciso che non è sufficiente imprigionare semplicemente coloro che non sono d’accordo. “Siamo giunti con riluttanza alla conclusione che le persone debbano essere eliminate”. Anche perché le carceri erano troppo piene, si legge nel pezzo.

Uno degli ufficiali, in condizione di anonimato, ha affermato che le operazioni effettuate avevano il solo scopo di impressionare Zelensky e non quello di risolvere alcun problema strategico.

La fonte teme anche che la campagna di uccisioni in Ucraina sia guidata dall’impeto piuttosto che dalla logica.

Il giornale ritiene che Zelensky autorizzi le operazioni più controverse,  le altre decisioni sono delegate al livello dirigenziale della SBU.

Secondo il giornale degli Elkann è stato questo il dipartimento della SBU ad essere coinvolto in attacchi terroristici di alto profilo, in uno dei quali è morta Daria Dugina.

Un intero articolo in cui si rivendica e ci si vanta della liquidazione di civili. Un comportamento del tutto normale!

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Non è così.