Un alimento della vita spirituale delle Piccole Ostie: 32 fioretti

dI DON GIUSEPPE TOMASELLI

UN ALIMENTO DELLA VITA SPIRITUALE DELLE PICCOLE OSTIE

Informazione Cattolica vi offre una riflessione scritta da Don Giuseppe Tomaselli tratta dal libro “Piccole Ostie Riparatrici”, di proprietà dell’Istituto Teologico “San Tommaso“, Via del Pozzo, 43 – 98121 Messina, al quale il libro può essere chiesto, oppure scrivendo alla mail: dongiuseppetomaselli@gmail.com.

Don Giuseppe Tomaselli, nato a Biancavilla (Catania) il 26 gennaio del 1902 e morto a Messina nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1989, entrò nel 1916 nella Congregazione Salesiana, venne ordinato sacerdote nel 1926 e, lungo il suo ministero, durato quasi 63 anni, fu parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista, taumaturgo ed apostolo della buona stampa cattolica.

Proprio in quest’ultima veste diffuse ben 10 milioni di copie dei suoi 120 libri, testi che ancora sono molto richiesti e letti.

***

I fioretti qui elencati sono un alimento della vita spirituale delle Piccole Ostie. Sarebbe bene scriverli su 32 talloncini e tenerli in uno scatolino. Alla fine del Raduno Mensile ogni Piccola Ostia prenderà a sorte un fioretto, che cercherà di praticare lungo il mese.

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1)      Baciando sovente l’Ostia del distintivo, dire: Gesù, ti adoro, ti amo, ti lodo e ti benedico in tutti i Tabernacoli del mondo.

2)        Evitare le vane curiosità, che distolgono dal vivere alla presenza di Dio.

3)        Fare giornalmente una visitina a Gesù in Sacramento; se non sarà possibile in Chiesa, si faccia spiritualmente in casa.

4)        Custodire la lingua come si custodisce la Pisside nel Tabernacolo. Controllare ciò che si dice.

5)        Pensare che il corpo è Tempio dello Spirito Santo. Evitare certe libertà, che potrebbero fare rimorso.

6)        Agire rettamente per piacere a Dio e non per rispetto umano o per scopi umani.

7)        Per piacere a Gesù non accostarsi alla Comunione con le labbra truccate.

8)        Fare bene il ringraziamento della Comunione, intrattenendosi amorosamente con Gesù per circa un quarto d’ora.

9)        Evitare le piccole mancanze volontarie; se si manca, chiedere subito perdono a Gesù.

10)      Non sprecare le piccole sofferenze, che sono frequenti e più facili a sopportarsi, ma offrirle subito a Gesù affinché le utilizzi per i peccatori.

11)      Soffrendosi di mal di capo, pensare a Gesù coronato di spine ed offrire la sofferenza per riparare i peccati di pensiero.

12)      Quando si è eccitati per qualche contrattempo, tacere o parlare piano e con calma.

13)      Ogni giovedì, dalle ore 15 alle 16, mantenere un pio silenzio, parlando solo per necessità, per unirsi a tutto l’amore che ebbe Gesù nell’avviarsi al Cenacolo.

14)      Lavorare attorno a qualche anima, per disporla a divenire Piccola Ostia.

15)      Degli altri o parlare in bene o tacere. Non ascoltare volentieri chi mormora, anzi richiamare con delicatezza e prudenza.

16)      Fare di tanto in tanto atti di umiltà interna, pensando i peccati commessi e la poca corrispondenza alle grazie ricevute da Dio.

17)      Perdonare subito e trovare l’occasione per ricambiare con un favore o con un atto di cortesia lo sgarbo ricevuto.

18)      Distruggere la stampa cattiva e le immagini poco decenti, che si trovassero in famiglia.

19)      Raccomandare ai familiari, grandi e piccoli, di non trascurare la preghiera• del mattino e della sera.

20)      Coltivare la devozione a San Michele Arcangelo, invocandolo con fede affinché aiuti nelle tentazioni

21)      Pensare di tanto in tanto al Paradiso, che è la Patria Eterna, e dire con San Francesco d’Assisi: Tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto!

22)      Pensare che non si è mai soli. L’Angelo Custode è sempre vicino. Sapere vivere alla sua presenza.

23)      Dire ogni giorno un’Ave Maria per coloro che nella vita ci hanno fatto soffrire.

24)      Non alzarsi mai da tavola senza aver fatta qualche piccola mortificazione di gola.

25)      Vivere come se improvvisamente venisse Gesù a prenderci per portarci con sé in Paradiso.

26)      Ricevuta la Comunione, pensare: Ho in me tutto il Paradiso, poiché con Gesù c’è il Padre e lo Spirito Santo con la Corte Celeste.

27)      Fare del proprio cuore un vivente Cenacolo d’amore, moltiplicando gli atti d’amore di Dio.

28)      Recitare il Rosario con attenzione e raccomandarne la recita ad altre persone.

29)      Privarsi di qualche cosa per farne

elemosina. Evitare le spese superflue per avere più possibilità di fare carità.

30)      Svegliandosi la notte, volgere per qualche istante il pensiero a Gesù Sacramentato.

31)      Nelle cose spiacevoli ubbidire senza lamentarsi, per fare piacere a Gesù.

32)      La domenica ascoltare, se è possibile, una seconda Messa, per riparare qualche Messa tralasciata dai cattivi Cristiani. Non potendosi fare ciò la domenica, si supplisca in altro giorno della settimana.

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