Una bella lezione per tutti noi farisei di oggi!

di Giuliva Di Berardino

COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO A CURA DI UNA TEOLOGA LITURGISTA

Lc 14, 1.7-11

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Oggi il Vangelo ci mostra una parabola che Gesù fa ai farisei nel corso di un banchetto perché aveva notato che sceglievano i primi posti. Si tratta di una bella lezione per tutti noi, una lezione di vita. Le parole di Gesù ci insegnano oggi che, per essere accolti, amati da qualcuno non serve cercare a tutti i costi di apparire impeccabili e sempre i migliori, ma è molto più utile invece mettersi all’ultimo posto, farsi piccolo. È l’umiltà che fa grande una persona, non il posto che occupa. Capisco che questo sembra un discorso fuori dal mondo, ma in realtà non è così. Siamo troppo abituati alla finzione dei mezzi di comunicazione, sottoposti agli inganni di un’informazione distorta, alla rabbia repressa di relazioni spezzate e di attenzioni non date, assoggettati dai trucchi nascosti e taciuti di chi, per occupare il primo posto e saperselo mantenere, è pronto a tutto, anche a rovinare gli altri, pur di apparire sempre al top. Ma lo dobbiamo riconoscere: la verità non è questa! Una persona è importante quando ha delle competenze, quando ha una formazione, e quando emerge non per arroganza o abilità speciali, ma per la sua umiltà. Sapersi fare piccolo davanti agli altri è un valore aggiunto che rende speciale una persona: si può essere veramente bravi e competenti, si può essere impeccabili, ma la verità è che a parità di bravura, si preferisce sempre chi sa dare importanza agli altri più che a se stessi. Chiediamo al Signore oggi che ci doni questa bella qualità, che ci doni l’umiltà.

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