Lo yemenita Luai Ahmed ai musulmani: “Smettetela di dare la colpa agli altri”

di Luai Ahmed*

LA LETTERA DI UNO SCRITTORE ORIGINARIO DELLO YEMEN, OGGI RIFUGIATO IN SVEZIA**

Cari musulmani, il mondo ha paura di noi. Il mondo ride di noi. Il mondo è preoccupato per noi. E ci sono ragioni legittime per la loro preoccupazione che non possiamo continuare a negare.

È ora di buttare nel water la parola “islamofobia” e di cominciare a guardarci allo specchio e a chiederci: Come siamo arrivati a questo punto? Come mai le organizzazioni terroristiche più grandi e fiorenti del mondo sono musulmane? Come mai i terroristi usano con successo l’Islam per mobilitare migliaia di musulmani?

Qual è il problema dei nostri leader, dei nostri imam e della nostra religione?

Perché continuiamo a ripetere queste tradizioni dell’età della pietra che ci hanno deluso e continuano a farlo?

Il mondo ci ha lasciato indietro.

I “kuffar” (non musulmani) che gli imam ci dicono di odiare hanno viaggiato nel futuro mentre noi siamo ancora bloccati nel Medioevo a leggere storie su Maometto e il suo cavallo volante.

State leggendo con il vostro telefono, tablet o computer, che sono stati creati dai “kuffar”.

Gli stessi “kuffar” che odiamo tanto hanno creato la medicina che cura le malattie. Medicina che le sfere di cristallo della nostra religione non sono riuscite a creare.

I “kuffar” sono andati avanti ed hanno viaggiato nello spazio. Nel frattempo, noi siamo bloccati sulla Terra nel Medioevo, andando nelle nostre moschee velenose ogni venerdì, recitando gli stessi capitoli e le stesse storie di Maometto.

Perché tutti questi libri e insegnamenti non hanno portato a nessun progresso scientifico, tecnologico o medico?

1.400 anni di noi, bloccati, a discutere: “Qual è la setta corretta?” “Qual è l’interpretazione corretta?” “Chi è un vero musulmano? e chi è un kaffer?”. “Come possiamo convincere la gente a diventare musulmana?”.

Perché mai qualcuno dovrebbe voler diventare musulmano oggi? Hanno tutti paura di noi. Tutti ridono di noi. Sono tutti preoccupati per noi.

Eliminando Israele e l’Occidente dal mondo, saremmo ancora ignoranti come siamo. Ci accoltelleremmo ancora a vicenda.

Smettete di dare la colpa a loro e guardate invece a voi stessi. Il nemico non è là fuori. Il nemico è dentro di noi.

* Rifugiato dallo Yemen in Svezia, è autore del libro “Asylum” (143 pagine, Lava Förlag 2021)

** Traduzione dall’inglese a cura dell’epistemologo prof. Sergio Caldarella

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Rifugiato in Svezia.
Appunto.
Solo da lì può scrivere quelle cose.