Il grave errore teologico dell’Arcivescovo Renna sull’esorcismo

di Gianni Toffali

UNA FANFARONATA CHE NON STA NÉ IN CIELO NÉ IN TERRA

Commentando la strage familiare di Altavilla Milicia, segnata da un feroce rituale esoterico di torture e morte, l’arcivescovo di Catania Luigi Renna: ha dichiarato che: “L’esorcismo? Niente rituali, il diavolo si vince con la mitezza”. Fanfaronata che non sta né in cielo né in terra. Infatti, una delle attività più urgenti degli esorcisti è quella di affermare l’esistenza del demonio e dell’inferno a chi non ci crede. Ora, che in una società ormai scristianizzata come la nostra non ci si creda più, è cosa ormai nota. Il problema è che a non credere più a Satana e al suo regno infernale, spesso nascondendosi dietro il paravento del simbolismo o peggio, della psichiatria, sono anche non pochi prelati di alto rango.

La negazione di tali ovvietà dottrinali non sono nuove. I buonisti novatori che immaginano un Dio pronto a dispensare pasticche di Misericordina anche al più trucido degli umani, non sono neppure originali. Da ultimi della classe privi di fantasia, si sono limitati a scopiazzare di sana pianta le bislacche elucubrazioni del teologo e filosofo Origene. Interpretando quanto Paolo di Tarso disse nella Prima lettera ai Corinti (alla fine «Dio sarà tutto in tutti», 15.28), l’eretico Origene sviluppò la teoria dell’«apocatastasi», secondo la quale alla fine del mondo si avvererebbe la completa reintegrazione delle creature razionali in Dio (la parola greca apokatàstasis significa, per l’appunto, «ritorno alla condizione originaria»).

L’antesignano delle odierne eresie, nonostante i reiterati sconfessamenti delle Scritture e dei pronunciamenti dottrinali, Origene rimane tra i più discussi e criticati nell’ambito della Chiesa, in quanto contraddice l’idea che i malvagi, come il diavolo, siano puniti con il fuoco eterno e che la salvazione riguardi solo gli uomini che se la siano meritata agli occhi di Dio.

A smentire la nomea del Dio buonista a prescindere, inventata dai “misericordisti” che hanno confuso il Dio Babbo per un babbeo, basta citare San Matteo al cap. 25 versetto 41: “Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli”. Poi se qualcuno a sinistra, ma pure a destra, e soprattutto al centro clericale ha voglia di scherzare sull’efficacia delle graticole eterne, buon auto-barbecue.

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