Invochiamo lo Spirito Santo Paraclito!

di Giuliva Di Berardino

IL VANGELO DEL GIORNO COMMENTATO DA UNA TEOLOGA LITURGISTA 

martedì 7 maggio 2024

Gv 16, 5-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato”.

Quante volte nella vita siamo messi di fronte al distacco delle persone che amiamo! E’ una realtà che ci rende tristi, come sono tristi nel Vangelo oggi i discepoli, ma Gesù ci insegna con le sue parole, che se ci troviamo a vivere un distacco affettivo, nella fede, possiamo viverlo perfino come un dono. Certo, lì per lì non ci piace subire questa situazione, ma il vangelo ci mostra che, se invece di subirla, arriviamo ad accoglierla, possiamo avvertire nel profondo il dono specifico che quella persona ci ha lasciato dentro, come un sigillo indelebile. E’ così che quella persona diventa presenza, perché di quella persona resta dentro di noi il dono che è stato per noi. In altre parole: il nostro corpo, la nostra vita, tutto ciò che ci costituisce come persona, non è che ciò che resta delle relazioni che viviamo e che un giorno anche noi dovremo lasciare, per consegnare tutto a chi resta su questa terra. Tutto questo ci fa percepire il fatto che noi siamo come un tesoro prezioso da consegnare a chi ci vive accanto. Per questo è importante allenarsi ogni giorno a lasciare pian piano quello che abbiamo, non perché non ci piace, ma perché sappiamo che solo se lasciamo ci rendiamo conto davvero di quello che doniamo e di quello che riceviamo. E’ così: se non lasciamo non possiamo donare! Finché abbiamo qualcosa stretta in mano, non possiamo donarla, solo se lasciamo la presa, l’altro può prendere ciò che vogliamo donare di noi. E infatti Gesù lo dice chiaramente: se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore. Questo vuol dire che se Gesù non avesse accettato di lasciare questo mondo, non ci avrebbe potuto donare il Suo Spirito, il Paraclito! Allora oggi, all’inizio di questo giorno, invochiamo su di noi lo Spirito Santo, Paraclito! Mettiamoci davanti alla croce di Gesù e preghiamo: O Paraclito, vogliamo lodarti, vogliamo accoglierti oggi: rendici capaci di lasciare anche noi, come ha fatto Gesù, qualcosa di noi a chi incontreremo. Gesù ha lasciato sulla croce la vita della terra, ha sofferto per i nostri peccati, le nostre giustizie e i nostri giudizi, ma noi? Noi possiamo lasciare solo ciò che Gesù ha già redento e che Tu, dolce Paraclito, ci permetterai di donare a chi metterai sul nostro cammino. Per questo noi ti lodiamo, o Paraclito, o Promessa di Gesù, noi ti accogliamo con gioia, oggi.  

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