Finalmente una bella notizia: Lourdes ritorna accessibile ai fedeli ma…

di Giuseppe Brienza

LOURDES RITORNA ACCESSIBILE AI FEDELI DELLA REGIONE

Lourdes ritorna accessibile ai fedeli della regione. I cancelli del noto santuario mariano erano stati chiusi per la prima volta nella storia (oltre 160 anni) il 17 marzo a causa dell’esplodere della pandemia nell’Europa continentale.

La riapertura parziale ai singoli pellegrini provenienti da zone vicine della Francia, prevista a partire dalle ore 14 del 16 maggio, costituisce un primo «gran segno di speranza» secondo il nuovo rettore Olivier Ribadeau-Dumas, sacerdote della diocesi di Parigi che era stato nominato poco prima dello scoppio della crisi, il 1° ottobre 2019, dal delegato apostolico per Nostra Signora di Lourdes mons. Antoine Hérouard.

Per accedere alla Grotta di Massabielle sono state naturalmente disposte alcune misure di sicurezza come l’obbligo d’indossare la mascherina e rispettare le distanze. I membri delle comunità religiose di Lourdes, aiutati da una segnaletica, accompagneranno alla Grotta dieci persone per volta e, i cappellani preposti, assicureranno la preghiera continua nel luogo dell’apparizione amministrando il sacramento della riconciliazione nella chiesa di Sainte-Bernadette.

L’apertura potrà avvenire ogni giorno, dalle ore 14 alle 18, senza prevedere però per il momento celebrazioni alla presenza dei fedeli e, purtroppo, neanche la riapertura delle piscine. Il luogo da cui scaturiscono le acque miracolose è stato rivelato a Santa Bernadette Soubirous (1844-1879) nel febbraio del 1858 dalla Madonna stessa. L’acqua si è rivelata miracolosa e, da allora, non ha mai cessato di sgorgare. Ma tanti segnali, oggi, destano ancora preoccupazioni per la sicurezza sanitaria della Francia, a cominciare da quello della crescente mortalità per/con Covid-19, con il numero di vittime salito in queste ultime ore a più di 27.500. Per questo, ad esempio, il Governo ha bocciato la domanda del sindaco di Parigi Anne Hidalgo per poter riaprire almeno i parchi pubblici.

Rallegrandosi per questa prima parziale riapertura, mons. Ribadeau-Dumasha lanciato subito un appello: «Aiutate il santuario a risollevarsi!». Meta di pellegrinaggio per milioni di persone ogni anno, la struttura dell’accoglienza prevede infatti perdite per circa otto milioni di euro, con evidenti rischi per il posto dei più di 300 dipendenti che vivono del loro lavoro a Lourdes. Dall’inizio della crisi pandemica, sottolinea un comunicato, «ogni giorno i pellegrinaggi organizzati annullano la partecipazione e il santuario prevede una stagione quasi a zero, senza la presenza dei pellegrini malati. Le risorse del santuario sono strettamente legate alla frequentazione dei pellegrini. Senza la loro presenza, senza le loro offerte sul posto, Lourdes non può vivere»(cit. in Lourdes riapre le porte, “L’Osservatore Romano”, 15 maggio 2020, p. 6).

Confidiamo che tante benemerite realtà nazionali e internazionali che hanno sempre svolto il servizio di accompagnamento al santuario – fra tutte l’Unitalsi – possano raccogliere questo appello permettendo al cuore mariano d’Europa, come ha chiesto Papa Francesco nel suo ultimo messaggio per la Giornata mondiale del malato, di farsi di nuovo “locanda accogliente”. Come ribadito da mons. Ribadeau-Dumas, che è stato segretario generale e portavoce della Conferenza episcopale francese per sei anni, la Grotta di Massabielle costituisce infatti «il luogo della guarigione dei corpi e dei cuori. Lourdes non si può immaginare senza di loro, perché qui si trova la pace. Gli ammalati non sono solo coloro che stanno male fisicamente, ma anche i feriti nel cuore e i peccatori. Qui si vive veramente la fraternità all’insegna della carità» (intervista a cura di Filippo Passantino, “AgenSir”, 24 gennaio 2020).

Il presidente nazionale dell’Unitalsi Italia, Antonio Diella, appresa la notizia della parziale riapertura del Santuario di Lourdes, ha espresso il suo compiacimento per il «piccolo ma importantissimo segno di vera speranza per tutti per i fedeli, per tutti nostri soci ammalati e volontari, per tutta la comunità ecclesiale». Gli fa eco il presidente di Oftal, monsignor Gian Paolo Angelino, il quale ha definito l’apertura ai fedeli dei luoghi di Lourdes «un buon segno. Anche se è solo per gli abitanti del dipartimento della Bigorre è già una presenza e, spiritualmente, incarichiamo questi nostri fratelli francesi di ricordarci alla Grotta».

Papa Francesco ha dato in effetti a suo tempo tre importanti obiettivi al nuovo rettore di Lourdes, dall’accoglienza sempre migliore agli ammalati ed ai “feriti dalla vita” ad altre due mete che sono particolarmente in conformità al suo pontificato come lo sviluppo e l’appoggio alla pietà popolare e l’incremento della dimensione internazionale del messaggio che la Vergine Maria ha trasmesso da Massabielle.

Il santuario non è mai rimasto finora completamente deserto, poiché i cappellani presenti hanno assicurato preghiere continue che potevano essere seguite in collegamento con Tv Lourdes (per l’Italia su Tv2000), ma senza la presenza fisica di alcun pellegrino. Ma al santuario di Lourdes aspettano con speranza e fiducia di tornare non virtualmente milioni di cattolici di tutto il mondo. Uniamoci alle loro preghiere chiedendo all’Immacolata Concezione: siano riaperte le piscine di Lourdes!

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