“Hanno violentemente cercato di impedire protesta contro legge sull’omotransfobia”

“Hanno violentemente cercato di impedire protesta contro legge sull’omotransfobia”

“Volete vedere l’odio e l’illegalità in azione? Domenica, a Treviso, persone legate alla battaglia Lgbt hanno violentemente cercato di impedire lo svolgimento della pacifica manifestazione, regolarmente autorizzata dalle autorità, contro il Pdl Zan-Scalfarotto sull’omotransfobia” hanno dichiarato il presidente e il vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus Toni Brandi e Jacopo Coghe.

“Nel video, pubblicato sul nostro profilo Facebook, si vede come la veglia, rispettosa della legge, non si sia potuta svolgere pacificamente a causa dell’intolleranza e della violenta dittatura in atto degli sbandieratori dell’anti omotransfobia, i veri odiatori seriali che minacciano ogni giorno di più la libertà di opinione e di espressione! Altro che clausola salva idee di Zan, aggiunta in un secondo tempo solo per gettare fumo degli occhi, ecco il loro odio e la loro violenza dove arrivano” hanno continuato Brandi e Coghe.

“I pro vita e i pro famiglia rappresentano non solo la libertà di opinione ma anche la legalità, mentre la loro protesta al contrario non era stata autorizzata dalle autorità. Avere denigrato e schernito i legittimi manifestanti con offese e ingiurie è una prevaricazione gravissima e una violenza totalitaria compiuta dai cosiddetti difensori della democrazia e dei diritti civili” prosegue la nota.

“Preoccupa che le forze dell’ordine, deputate a far rispettare la legalità, non siano intervenute per far rispettare la legge, subendo la condotta illegale di chi ci urlava contro. Vedere poliziotti inermi limitarsi unicamente a presenziare in una piazza non allontanando i contestatori irregolari la dice lunga sul futuro che spetta a chi vive nel rispetto della Costituzione e degli altri” hanno concluso Brandi e Coghe.

 

 

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Nella mia qualità di relatore alla manifestazione di domenica, non a caso sono raffigurato nella foto che pubblicate con ben due microfoni in mano, ringrazio i sigg.ri Brandi e Coghe, che erano assenti e non erano gli organizzatori, per la loro solidarietà.
L’intolleranza comunista si manifesta nella legge Zan e in certi comportamenti di coloro che la difendono, cercando di impedirci di contestarla.
Avv. Pietro Guerini-Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione (no194.org)