Vescovo chiede che vaccino anti-Covid19 non provenga da aborti

Vescovo chiede che vaccino anti-Covid19 non provenga da aborti

L’Arcivescovo di Sydney (Australia) Mons. Anthony Fisher, OP, ha chiesto alle locali autorità che il vaccino che sarà ottenuto per contrastare il Covid-19 non provenga dai bimbi abortiti.

La richiesto al governo australiano di finanziare la distribuzione di un vaccino etico che non sia derivato dalle cellule dei bambini abortiti è, però, accompagnata da una specificazione morale: non è “immorale” usarne uno che abbia queste caratteristiche (cioè proveniente da bimbi abortiti).

Mons. Anthony Fisher si è unito all’arcivescovo anglicano di Sydney Dr. Glenn Davies e al primate dell’arcidiocesi greco-ortodossa d’Australia, l’arcivescovo Makarios, per fare questo invito al governo australiano. I leader cristiani hanno espresso la preoccupazione che il vaccino somministrato dallo Stato “possa porre seri problemi di coscienza a una parte della popolazione”.

“Sono un forte sostenitore dei vaccini – e non solo del COVID-19”, ha spiegato l’Arcivescovo Fisher, “a condizione che siano sicuri ed ottenuti eticamente”.

La scorsa settimana, il governo australiano ha firmato un accordo da 24,7 milioni di dollari con la società farmaceutica AstraZeneca per distribuire un vaccino COVID-19 alla popolazione una volta sviluppato. Il problema è che utilizza la linea cellulare HEK-293, che è “cresciuta da un feto umano abortito elettivamente”, come spiega il vescovo Fisher.

Mentre il ministro della salute del paese, Greg Hunt, ha suggerito che le persone che rifiutano di ricevere il vaccino potrebbero dover affrontare la sospensione dell’assistenza governativa o l’iscrizione dei loro figli all’asilo nido o all’asilo, Il vescovo Fisher ha osservato che se il vaccino sarà obbligatorio ci sarà “una forte pressione sulle persone”, per questo ha esortato il governo australiano a cercare un’alternativa etica.

“Io, da parte mia, non credo sia immorale usare questo vaccino se non ci sono alternative disponibili”, ha scritto l’arcivescovo, aggiungendo però che “per farlo non si deve aver cooperato ad alcun aborto in passato e ci si impegna a non farlo per il futuro”.

A seguito di ripercussioni dopo la pubblicazioni delle affermazioni, il vescovo Fisher su Facebook ha spiegato di essere stato “travisato” da alcuni media: “io non ho chiesto e non chiederei ai cattolici di boicottare il vaccino se fosse disponibile”, ha scritto.

 

Angelica La Rosa

 

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