Esclusivo. L’avv. Amato: “Rai 1 è diventata ‘Gay 1’ e la Ferragni la ‘Madonna’”

Di Bruno Volpe

“Ottima occasione per rivendicare una legge sulla cristianofobia”: lo dice l’avvocato Gianfranco Amato, Presidente di Giuristi per la Vita, commentando l’ennesima presa in giro dei simboli cristiani commessa questa volta a Pontedera (Pisa), dove in pieno corso e sul Municipio è stata posta una strana e sinceramente brutta, versione della Natavità nella quale la Madonna è la influencer (ma di che?) Chiara Ferragni, quella, detto per inciso, nominata consulente per l’uso delle mascherine assieme al marito Fedez dal premier Conte.

Avvocato Amato. Ora la Ferragni diventa la Madonna…

“Siamo alla vergogna. Penso che questa però possa essere l’occasione buona per chiedere una legge sulla cristianofobia dopo quella sulla omotransfobia. Naturalmente so che è difficile o impossibile. Però vedete come in Italia e non solo qui, ormai sia permesso dileggiare i valori e simboli cristiani, mentre bisogna essere rispettosi dei gay, dei trans e di tutto il genere umano”.

Potreste sporgere denuncia, è pur sempre reato…

“Pensa che serva a qualche cosa? Ho dubbi, in casi del genere nel nome di una strana libertà a senso unico, ci sta sempre il pm che archivia”.

Perché oltraggi simili non li fanno verso altre fedi?

“Sono vigliacchi. Se irridono Maometto rischiamo la vita, se si fanno vignette sugli ebrei inizia la solfa dell’antisemitismo e riaprono la storia dell’Olocausto e allora la sola religione che può essere attaccata senza problemi è quella cristiana”.

Anche la Chiesa cattolica non alza troppo la voce…

“Questa Chiesa pensa quasi sempre ad ecologia, migranti, lavoro. In poche parole, ha messo fuori i valori del trascendente per concentrarsi sulle cose sociali, Dio non rientra nei suoi piani”.

Si ha la sensazione che con il pretesto dei crimini sui minori e abusi si voglia colpire Giovanni Paolo II..

“Non è un timore infondato. La sua Familiaris Consortio infastidisce la teologia morale liquida di oggi, il ‘caso per caso'”.

Rai Uno il sabato pomeriggio imperversa. Liorni ne è la punta di diamante, a favore dei gay..

“Prendo in prestito uno slogan, non è più Rai Uno ma Gay Uno. Trovo scandaloso che la Rai servizio pubblico mandi queste cose. Il canone lo pagano tutti, anche coloro che dissentono. Fa parte del pensiero unico dominante e della propaganda del politicamente corretto”.

 

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È da parecchio tempo che mi pongo lgs stessa domanda: noi, popolo di Dio, non possiamo avanzare una specifica richiesta di tutela e par condicio a riguardo?

Al di là dei tempi che conosciamo per avviare una richiesta di tutela, al di là del risultato, non ci spetta di far porre l’attenzione su quello che subdolamente viene fatto ai cattolici?