Liberare dal demonio in piena fedeltà alla sana tradizione esorcistica

ARRIVANO LE LINEE GUIDA DEL RITUALE DELL’ESORCISTATO

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A cura di Enzo Vitale

Con l’intento di promuovere una delle finalità dell’AIE (Associazione Internazionale Esorcisti) secondo la quale è necessario promuovere la prima formazione di base e la successiva formazione permanente degli esorcisti, si è provveduto alla pubblicazione, con la Casa Editrice Messaggero di Padova, del volume dal titolo: «Linee Guida per il Ministero dell’Esorcismo alla luce del Rituale vigente».

Il volume è stato realizzato grazie all’apporto di esorcisti qualificati che sono al contempo esperti in vari settori: biblico, teologico, liturgico, canonico.

Il volume assicura principi ben fondati e indirizzi sicuri di comportamento ai futuri esorcisti e li aiuta ad apprendere quei criteri di discernimento fondamentali nell’attuazione del delicato e difficile servizio ecclesiale del ministero degli esorcismi,  che non consiste solo nell’azione liturgica dell’esorcismo, ma anche nel capire se i disturbi, i fenomeni, i sintomi, le manifestazioni, i disagi e le sofferenze esposte da alcuni fedeli necessitano del Ministero dell’esorcismo, nell’accompagnarli con consigli adeguati, qualora avessero effettivamente bisogno dell’intervento degli esorcismi.

Data la vastità e la delicatezza della materia trattata, il volume ha richiesto per la sua redazione molto tempo e lavoro.

Unendo la teoria alla pratica, il testo illustra le linee essenziali del ministero esorcistico in piena fedeltà alle indicazioni date dal Rituale degli esorcismi e alla sana tradizione esorcistica, alla quale, insieme agli autori di sicura dottrina e di provata esperienza, lo stesso Rituale degli esorcismi in qualche modo rimanda, al n. 16 e al n. 38 dei Praenotanda.

La bozza del volume è stata anche sottoposta al Dicastero della Congregazione per il Clero, che ha provveduto ad esaminarlo, avvalendosi dell’apporto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Congregazione per la Dottrina della Fede, sulla base delle rispettive competenze.

Grazie a questo lavoro di revisione, realizzato da tre Congregazioni Romane, non si sono frapposti ostacoli alla richiesta inoltrata al Cardinale Vicario di Sua Santità, S.E. Mons. Angelo De Donatis, di concedere alle Linee Guida l’Imprimatur in vista della sua pubblicazione e una sua Prefazione al testo.

Oltre ai Sacerdoti ai quali è stato affidato dai loro Vescovi il ministero degli esorcismi, le Linee Guida possono risultare utili ai Vescovi, a tutti i Sacerdoti in cura di anime e ai fedeli cattolici

Ai Vescovi, perché li possono aiutare a comprendere meglio i vari aspetti di questo Ministero e quindi a maturare quei criteri che facilitano un Vescovo sia nella scelta dei Sacerdoti a cui affidare la missione di esorcista, sia nell’accompagnamento di questi Sacerdoti.

A tutti i Sacerdoti in cura di anime perché possano collaborare in modo fruttuoso con i confratelli che hanno ricevuto il mandato di esorcisti. Nel volume infatti troveranno i criteri necessari per un “primo discernimento”, ovvero quelle conoscenze necessarie ad ogni Sacerdote per capire se il fedele che riferisce loro particolari sintomi, avvenimenti e fatti inusuali ha bisogno di essere sottoposto alla specifica valutazione di un Sacerdote esorcista.

Il volume è utile anche ai fedeli laici, a condizione, però, che abbiano una preparazione di base, anche psicologica, che li renda capaci di affrontare le tematiche ivi affrontate e, soprattutto, che abbiano l’umiltà necessaria a non ritenersi degli “esperti” nella materia ivi trattata solo per la lettura o lo studio del testo.

Alcune persone che hanno letto libri sull’argomento o consultato Internet si convincono di saperne più dell’esorcista, al punto da formulare la diagnosi sulla propria situazione o su quella di persone che ritengono bisognose del ministero degli esorcisti e da pretendere addirittura di consigliare agli esorcisti quello che devono fare.

In realtà, per essere “esperti” in queste cose non basta la lettura o lo studio, che sono importanti, ma sono necessarie innanzitutto  la grazia di stato (che nell’esorcista è assicurata dal mandato ricevuto dalla Chiesa), poi una formazione specifica che l’Associazione Internazionale Esorcisti da anni si impegna ad offrire, e infine un’adeguata esperienza sul campo, che l’esorcista, se possibile, è invitato a conseguire alla scuola pratica di altri esorcisti più “anziani” nel ministero e di comprovata saggezza e dottrina.

 

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