Quella visione – anticristica – dell’uomo come “innocente selvaggio”

FIGLI DI DIO O INNOCENTI SELVAGGI?

A cura di Andrea Sarra

Quando i rivoluzionari francesi imposero il Terrore, in nome della libertà, della uguaglianza e della fratellanza, avevano intenzione di creare un ordine anti-cristico: fondare un ordine religioso e culturale che riconoscesse tutti gli uomini “fratelli”, contro Dio.

Era, storicamente, il tentativo più violento e umanamente di successo di realizzazione utopica di una società di uomini puri, santi, divini: uomini che avevano preteso di “farsi come dio”, accogliendo politicamente l’antica suggestione satanica.

Era, religiosamente, il rifiuto più esplicito del Sacrificio espiatorio di Cristo, unico modo per ristabilire la figliolanza con Dio – dopo l’eredità del peccato originale – e quindi la fratellanza tra coloro che hanno lavato le loro vesti nel sangue dell’Agnello. Questo rifiuto si radicava sulla menzogna del serpente e sull’idea moderna di creazione di un nuovo ordine: una utopia, che sia nel periodo pre-rivoluzionario come di Rousseau, sia oggi con nuove sensibilità ecologiste, si nutre di una certa visione dell’uomo come innocente selvaggio.

Una utopia che potrebbe confondere l’immagine corretta di Adamo nell’Eden, santo e integro in virtù di Dio e della Sua Grazia…

Nel video che segue le riflessioni del professor Pierluigi Pavone su queste interessantissime tematiche.

 

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